Cronaca

Da prostitute ad aguzzine di connazionali. Procurato un aborto ed il feto occultato in una buca!

Tivoli – A settembre, due prostitute dell’est europeo, controllate nel corso di un servizio dai Carabinieri della Compagnia di Tivoli, stanche di subire, hanno raccontato ai militari dell’Arma quanto stavano subendo.

Emergeva così che le due ragazze, per poter occupare le piazzole di sosta della via Tiburtina, ove si prostituivano, erano costrette da  due ex prostitute, una romena di 23 anni e una moldava di 18 anni entrambe con precedenti penali ed un cittadino italiano di 61 anni, che si qualificava appartenere alle forze dell’ordine ed armato di pistola,   a consegnare settimanalmente, una parte cospicua dei loro introiti. Pena subire la loro violenza e minacce di morte. La romena, poi, avrebbe fatto abortire un’altra prostituta al 4° mese di gravidanza, occultando  il feto  in una buca scavata in un  terreno.

Gli investigatori  dell’Arma, dopo aver raccolto  e documentato elementi di riscontro obiettivi, informavano la Procura della Repubblica di Roma ed il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, vagliati tutte le prove fornite, emetteva tre ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico dei predetti personaggi che sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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