Rugby
L’Italrugby fa tremare l’Inghilterra
Roma, 26 febbraio 2017 – Questa mattina ‘attualità.it‘ titolava il suo articolo di presentazione ad Inghilterra-Italia con queste parole: “Perche’ l’Italrugby può sorprendere l’Inghilterra“.
E così è stato. Tant’è che l’Italia ha chiuso il primo tempo in vantaggio per 10-5 grazie ad uno splendido drop di Allan e di una metà di prepotenza di Venditti, ma soprattutto ad una mossa tattica escogitata dal CT azzurro O’Shea che ha scombussolato totalmente gli inglesi, e non solo, per l’intero primo tempo.
‘attualità.it‘ l’aveva anticipato ieri: “Ne vedremo delle belle a Twickenham“. Il C.T Azzurro ci aveva lavorato in gran segreto tutta la settimana e la sorpresa è stata davvero micidiale. Il mondo del rugby non parlerà d’altro da oggi pomeriggio. Cioè? O’Shea ha trovato la contromossa, consentita dalle regole, al monotono avanzamento avversario attraverso il susseguirsi di ruck.
Non è il caso di spiegare nei dettagli come ciò può avvenire. Un discorso per il quale ci vuole la lavagna, ma il fatto è avvenuto e funziona. L’Italia ha sorpreso l’Inghilterra è fatto tremare l’intera nazione albionica che pensava di fare un sol boccone degli azzurri e portarsi alla vittoria consecutiva numero 17.
È stato molto bravo il C.T.inglese, Eddie Jones nel quarto d’ora di riposo a trovare la contro-contro-mossa, spiegarla e farla assorbire ai suoi giocatori. Tant’è che appena rientrati sul terreno di gioco in 5 minuti il XV della Rosa è riuscita a portarsi due volte in meta e capovolgere il punteggio in proprio favore, 17-10.
Ma a ben vedere la rimonta è stata favorita da un episodio che ha fatto saltare buona parte della tattica azzurra a due minuti dal termine del primo tempo. Il regista della manovra azzurra, Gori, raccoglie una palla in difesa ed opera un calcio lungo a seguire su se stesso. Il calciatore inglese Farrell lo carica per tagliargli la strada, colpendolo al torace. Il mediano di mischia cade a terra tramortito e verrà portato fuori dolorante. Un fallo grave, gravissimo che implica al minimo una penalità sul punto dove il pallone calciato da Gori è atterrato, cioè nei pressi dell’area inglese in posizione per essere facilmente tirato fra i pali per un 13-5 in favore degli azzurri.
Anche un cartellino giallo da sospensione per 10 minuti non sarebbe stato esagerato. Invece l’arbitro francese Poite, già frastornato dalle problematiche della inedita tattica azzurra, nonostante le chiare immagini tv proposte e riproposte per lui, per gli spettatori dello stadio e quelli della tv, non se l’è sentita di aggravare ancor di più la situazione dei Lord del rugby ed ha sorvolato sull’episodio.
Morale della favola: Gori non ha più potuto rientrare al suo posto a dirigere la bella orchestrazione azzurra.
Il suo sostituto, l’inesperto Bronzini, nonostante tanta buona volontà, non poteva essere in grado di dirigere una musica così originale ed impegnativa studiata in una sola settimana Ed il rendimento della squadra tutto ne ha subito le conseguenze.
Comunque gli azzurri non sono affatto crollati. Tant’è che la meta più bella è stata quella di Campagnaro al termine di una spettacolare incursione dove ha sciorinato tutte le doti del grande trequarti seminando alla Lomu ogni avversario che gli si parava davanti oppure fintandolo od aggirandolo fino a scivolare a pelo d’erba in meta per il 15-17. Peccato che Allan non abbia trasformato, perchè sarebbe stato il pareggio a 20’ dalla fine.
Dunque l’Italrugby c’è e come! Che nel Regno Unito non si azzardino più a parlare di Exit dello Stivale dal Sei Nazioni, perche proprio loro oggi hanno rischiato un bel calcione in ….!