Frenata della Corte Europea: gli Stati non obbligati accogliere migranti
(foto Ansa-archivio)
‘Gli Stati membri restano liberi di farlo sulla base del rispettivo diritto nazionale’
Roma, 8 marzo 2017 – La Corte Ue di Bruxelles, con una storica sentenza, ha stabilito che “il diritto Ue stabilisce solo le procedure e i requisiti per il rilascio dei visti di transito o per soggiorni previsti sul territorio degli Stati membri della durata massima di 90 giorni” e che quindi gli Stati membri non sono tenuti, in forza del diritto dell’Unione, a concedere un visto umanitario” ai profughi che “intendono recarsi nel loro territorio con l’intenzione di chiedere asilo, ma restano liberi di farlo sulla base del rispettivo diritto nazionale”.
Ora la domanda sorge spontanea: per emettere tale sentenza, era necessario l’uscita dell’Inghilterra, l’elezione di Trump che richiede di ripristinare i confini, permettere l’invasione-occupazione dell’Italia non controllata, mimetizzata da “emergenza umanitaria” o “stato di profugo” o tale situazione è diventata insostenibile per qualche stato/politico prossimo alle elezioni e che, parlando di altro, definiremmo intoccabile “innominabile mammasantissima”? Nei prossimi giorni, senza ipocrisia o populismo, se vogliamo capirlo, lo capiremo…