A Milano il 1 maggio 2015 non ci fu devastazione
(foto Ansa)
Condanne fino a 2 anni e 4 mesi contro i 5 chiesti dalla Procura
Milano, 24 Marzo 2017 – Le sentenze si accettano e non si discutono. Spetta al Procuratore o parti interessate, proporre appello (ora in Cassazione…).
Certo, però viene da riflettere… Solitamente, nelle manifestazioni le Forze dell’Ordine evitano di arrestare perchè ormai, dal 1968, sanno bene come va a finire.
Il 1° maggio del 2015, con il governo Renzi, a quattro antagonisti fermati nel corso dei “disordini”, venne contestato anche il reato di “devastazione”. Per tre, già in primo grado, cadde l’accusa. Il quarto, ovviamente, ha proposto appello e, se la sentenza di primo grado valeva per i primi tre, era ovvio che avrebbe dovuto essere estesa anche al quarto…
La Pubblica Accusa aveva chiesto la condanna a 5 anni e 8 mesi per “devastazione, resistenza e travisamento” ma la Corte d’Appello, giudicando che gli imputati non avevano devastato (secondo la Treccani, devastare: rovinare, guastare con saccheggi e distruzioni), ha emesso sentenza di condanna per i quattro, comminando pene da 8 mesi a 2 anni e 4 mesi, ma facendo cadere – anche per l’ultimo imputato – la “devastazione”.
A ben guardare, forse i danni non sono stati causati da quei signori con volto coperto ma dagli Operatori di Polizia verso i quali i “politici” si stanno organizzando per il codice identificativo sui caschi.. ovviamente dei Poliziotti, non dei “giovani che stanno manifestando pacificamente come dimostra l’immagine.
E che i manifestanti stiano bene attenti, perchè se non alzano la posta, corrono il rischio di non fare nemmeno una notte in guardina… sai che vergogna per il loro curriculum…