Calcio. Cosa manca alle grandi a poco più di una settimana dall’inizio del campionato?
Roma, 11 agosto 2017 – A nove giorni dall’inizio del campionato, le “grandi” d’Italia molto hanno fatto sul mercato estivo, ma tanto devono ancora fare. Vediamo cosa gli manca per essere finalmente complete ed affrontare la stagione 2017-18.
Juventus – Un centrocampista di lotta e di governo, di quelli che rompono il gioco degli altri e, allo stesso tempo, costruiscono quello della propria squadra. Si parla di Emre Can del Liverpool. Turco di passaporto tedesco che piacerebbe molto ad Allegri. Poi, ovviamente, bisogna tenere Dybala, al quale il Barcellona guarda sempre con attenzione.
Roma – L’esterno destro che non deve far rimpiangere Salah. Ma soprattutto, secondo noi, un forte e veloce difensore centrale da affiancare a Manolas (se resterà), perché Moreno e Fazio sembrano troppo legnosi per il gioco che fa Di Francesco. Noi investiremmo più sul difensore che sull’esterno alto, tenendo conto della presenza in rosa di Defrel, El Shaarawy (che però gioca più a sinistra) e Under, un ragazzo molto interessante.
Napoli – Sarri ha fatto venti giorni di preparazione montana come si faceva una volta per non farsi trovare impreparato fisicamente al preliminare di Champions con il Nizza. La squadra è la stessa dell’anno scorso. Un pregio, perché tutti si conoscono, ma anche un difetto, perché ormai tutti sanno come gioca il Napoli. Forse cambiare qualcosa non stonerebbe.
Milan – Al contrario del Napoli ha cambiato quasi tutto, ma ancora gli manca il centravanti da 15/20 gol che possa concretizzare il gran gioco che faranno gli altri. Kalinic o chi per lui sta diventando una necessità.
Inter – Spalletti al centro del progetto, certo, ma ancora c’è da fare molto per completare una rosa che, al momento, è incompleta. A Spalletti serve un centrocampista da “coast to coast”. Vidal è il sogno.
Lazio – Se Lucas Leiva non farà rimpiangere Biglia allora va bene. Altrimenti saranno dolori. Poi, se partirà Keita, come sembra, occorrerà trovare un degno sostituto, perché la velocità e la classe dello stesso Keita sono stata armi importanti nelle mani di S.Inzaghi.