Mondiali 2018 – Italia alla frutta. Caro Ventura così non va
Roma, 7 ottobre 2017 – Non sI credeva ai propri occhi quando dal tunnel degli spogliatoi dello Stadio Olimpico di Torino sono emersi gli azzurri che dovevano battere la Macedonia per assicurarsi almeno lo spareggio per poter partecipare ai Mondiali in Russia.
Si sperava che, all’ultimo momento, mettendosi una mano sulla coscienza, il CT Ventura avrebbe corretto la formazione annunciata alla vigilia.
Invece, niente da fare: confermato il pacchetto difensivo juventino degli scudetti – Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini: 139 anni in 4, età media 34 anni!!
Non solo, ripristinato lo schieramento 3-4-3 tanto caro a Leonardo Bonucci.
Ventura in Nazionale come Montella al Milan: è il transfuga juventino il dominus della situazione a cui i tecnici si inchinano. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Leonardo Bonucci è un grande talento calcistico. È stato artefice importante della lunga serie di scudetti juventina e di tante prestazioni azzurre, ma è tecnicamente e fisicamente superato nel calcio attuale che tatticamente va per la maggiore.
A 30 anni è il più giovane nel quartetto difensivo Juve e Nazionale. Può ancora dare tanto al calcio che conta. Però deve essere impiegato nel ruolo a lui più consono ed utile a sé ed alla squadra. Non può imporre il ruolo e la responsabilità di regista arretrato. Ormai da tempo si distingue più per la sua pericolosità (e le reti) in area di rigore avversaria che per l’efficienza difensiva.
È bravo, ha esperienza, ha cuore e passione. Gli si trovi un ruolo e responsabilità adatte! Non si consenta di condizionare allenatori e squadra. È assurdo!
Quella di ieri sera è la peggiore squadra azzurra che memoria ricordi, tranne solo quella dell’ultima batosta contro la Spagna. Ma la formazione iberica è espressione adeguata del calcio migliore al mondo. Mentre la Macedonia è al numero 103 del ranking mondiale…
Il calcio espresso da Ventura non ha nulla a che vedere con un calcio evoluto. L’impianto con 3 difensori incapaci di trattare adeguatamente il pallone, nei palleggio corto e costruttivo del calcio migliore alla ricerca degli spazi opportuni, compromette ogni schema. Perfino le ripartenze sono impossibili. La squadra rimane lunga e le punte vengono ricercate con impossibili e spesso sbagliati lanci lunghi.
Contro un’Italietta di così scarso valore tecnico-tattico, perfino i macedoni hanno fatto un figurone. E se avessero vinto – magari andando in rete dopo l’ennesimo svarione di Bonucci – nessuno avrebbe potuto recriminare.
No, Caro Ventura (e Montella), così proprio non va. I fischi di Torino sono strameritati ed invitano ad una rapida e costruttiva riflessione in Ventura ed in Federazione. Perché altrimenti la Russia la salutiamo e non solo. Arrampicarsi sui vetri degli infortunati, non porta da nessuna parte. Qui si è proprio abdicato ad avere idee di gioco.
Non è assolutamente vero che in Italia manchino giocatori all’altezza. Ce ne sono tanti, anche in azzurro. Solo che bisogna far loro svolgere un gioco all’altezza della situazione internazionale.
Molti club si sono adeguati, mettiamo Napoli e Lazio. E pur senza tante stelle stanno producendo molto bene. La Nazionale sta ancora molto indietro. Perché? Perché si è ancora legati a calciatori espressione di un gioco obsoleto.
Su di loro (Bonucci è l’esempio eclatante) ormai sono mesi che le loro prestazioni non vanno oltre il 5 sulle pagelle di tutti. Ma ciò non ha conseguenze perché i tecnici in questione, si mostrano anche loro obsoleti e legati ad un calcio che ha dato successi nel passato.
Rinnovarsi è molto difficile.
Ventura ha provato a ringiovanire. Per esempio ha cercato di imporre ai suoi il pressing a tutto campo. Gli azzurri contro la Macedonia ci hanno volenterosamente provato. Riuscendovi per una parte del primo tempo. Con il risultato però di scoppiare presto di testa e di fisico concedendo via libera nella ripresa ai macedoni di Pandev.
Come si vede il problema è complesso e non di facile soluzione.
La FIGC decida al più presto cosa fare, perché questa Italia che non va oltre un misero
1-1 con la Macedonia, rischia ancora di più contro la più forte Albania nella prossima partita in cui si gioca l’accesso ai Play Off per la Russia.
Si rivolga a Sarri, od ai molti allenatori di fresca generazione che stanno seguendo bene le orme del tecnico del Napoli. Loro sapranno quali giocatori esistano in giro per adeguare l’espressione massima del calcio italiano al grande football mondiale . Soprattutto sono aggiornati sulle tecniche necessarie di preparazione ed allenamento!