Hollywood Rules
Improvvisamente la nuvola nera della caccia alle streghe gira su Hollywood Land, capitale dei gossip e del cinema. Sembra sia tornata l’era del maccartismo americano nel mondo dello spettacolo.
A scanso di equivoci, sono cresciute aureole su tutte le teste.
Sappiamo bene come il dare per avere, in qualsiasi campo sia una storia vecchia come il mondo.
Giustamente l’eccesso va punito e il colpevole messo di fronte alla verità.
Strano però soltanto ora scoppi uno tsunami senza precedenti? I telefonini, i registratori tascabili non esistevano? Le denuncie o rinunce, la possibilità d’incastrare il lupo mannaro con un poco di furbizia non è mai saltata fuori prima?
Inoltre le intenzioni poco eleganti si capiscono velocemente ed è un bene dileguarsi alla velocità della luce, specialmente quando l’eco di strani comportamenti sia nell’aria.
Ora la giustizia ad Hollywood pare un lampo, Harvey Weinstein ha già toccato terra, e le scene interpretate da Kevin Spacey nel film di Ridley Scott “All the Money in the World” verranno rigirate con un altro attore: Christopher Plummer.
Speriamo non escano altre sorprese poichè il film, già programmato per il Gala di chiusura dell’ AFI Fest, ora in corso ad Hollywood, è stato ritirato e verrà presentato al pubblico dopo la riedizione. Questa decisione mirata all’attore Spacey che non andrebbe punito per il lavoro svolto quanto come persona da giudicare in altra sede.
In Italia questi fatti Hollywoodiani sembrano fuochi d’artificio dove i media ci sguazzano senza sosta. La regola è seguire ciò che produce spettacolo accrescendo l’audience… sarebbe bene girare lo sguardo in casa nostra dove il “si sa ma non si dice” e il parlarne potrebbe riempire pagine e pagine di giornali senza allargare sguardi all’estero.
Ebbene vediamo chi butta il primo sasso…
Anonimo…