Inaccettabile ingerenza negli affari interni del nostro Paese
Roma, 20 gennaio 2018 – La campagna elettorale impazza, (com’è giusto che sia), e non mancano i “colpi bassi” perché la posta in palio è molto alta dal momento che si tratta di elezioni politiche nazionali per eleggere il nuovo Parlamento e, quindi, il Governo del Paese nel prossimo quinquennio.
In questo turbinìo di esaltazioni proprie e di accuse altrui, in cui i vari leader ed i capipopolo nostrani lottano per far prevalere le proprie idee, si registra una scorretta “entrata a gamba tesa” da un personaggio esterno, sebbene faccia parte della Commissione Europea.
Si tratta del commissario agli affari economici europei. Pierre Moscovici, il quale ha “sparato a zero” contro i partiti ed i movimenti italiani che si contendono la vittoria mostrandosi estremamente critici, (per non dire ostili), nei confronti dell’attuale politica europea.
Si dà il caso che i primari obiettivi di questo esponente socialista francese, siano la Lega di Salvini ed il M5S di Grillo, considerato, al momento, il primo partito italiano da tutti i sondaggisti di qualsiasi estrazione politica o ideologica.
Questo signore che occupa una poltrona così importante, sa, o dovrebbe sapere, che l’Italia è un Paese libero e democratico e non uno statarello del cosiddetto terzo mondo.
Siamo, inoltre, uno dei membri fondatori dell’Europa Unita e non perseguitiamo gli euroscettici, né i cultori di altre ideologie perché ciò riassume l’essenza della vera democrazia.
Se l’illustre commissario si fosse guardato un po’ meglio intorno ed avesse allungato lo sguardo sul mondo che ci circonda, si sarebbe accorto che altri sono i Paesi europei a rischio per elevato tasso di euroscetticismo e sviscerato nazionalismo, come la Polonia, L’Austria, l’Ungheria, la Spagna e la stessa Germania.
Paradossalmente questa inutile e sterile sicumera potrebbe avere, alla fine, un effetto boomerang, perché, il nostro DNA è sicuramente compatibile con quello dei latini, svisceratamente passionale, e ci riteniamo, a torto od a ragione, abbastanza cresciuti e capaci di scegliere liberamente il nostro futuro.
Ad ogni buon fine vogliamo chiarire che non facciamo il tifo per i grillini o per i leghisti, ma ci battiamo per il rispetto dei diritti dell’Italia e degli Italiani.