Cronaca
Finita la XVII legislatura, si scopre la pericolosità del terrorismo e parte la controffensiva. Ancora un arresto
Roma, 30 marzo 2018 – Dopo aver ripetuto che in Italia la situazione terroristi era sotto controllo e affermato che con i ‘profughi’ non erano sbarcati jihadisti ma solo “fuggitivi dalla guerra e dalla fame’ (anche se le immagini non hanno mai fatto notare anziani e nessuno denutrito, tanto che molte “signore”, pagandoli, fruivano delle loro prestazioni sessuali!) con la fine della XVII legislatura, anche dall’estero arrivano le segnalazioni e l’allarme per l’Italia segnalando la presenza di cellule terroristiche e minacce di attentati.
Il ministro dell’interno in scadenza Minniti, ha dichiarato che la minaccia terroristica “era, è e resterà seria per un certo periodo di tempo nei confronti dell’Italia, ma le operazioni di polizia dimostrano che c’è una straordinaria capacità di prevenzione” e la guardia sarà alta “anche nelle vacanze pasquali” e che i foreign fighters sono “una minaccia incombente, che deve tuttavia arrivare”.
Così, dopo gli ennesimi arresti di ieri della Polizia di Stato con l’operazione “Mosaico” con 5 arresti e 20 indagati collegati con la morte di Anis Amri, autore della strage di Berlino, stamattina all’alba i Carabinieri del Ros (Raggruppamento Operativo Speciale) supportati dai colleghi del Comando Provinciale di Cuneo, a Fossano hanno dato esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura Distrettuale di Roma Gruppo Antiterrorismo il 29.3.2018 nei confronti del cittadino marocchino Hadouz Ilyass, ribattezzatosi Ilyass El Magrebi (19 enne, residente in quel comune), nei confronti del quale si procede per il delitto di istigazione a delinquere aggravata dalle finalità del terrorismo e partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale.
Il giovane marocchino, attraverso i suoi numerosi account social, (facebook, instagram, twitter) faceva opera di proselitismo e propaganda jihadista, inneggiando al martirio, alla ricompensa che Allah concederà alla comunità dei musulmani impegnati nel jihad, alla punizione che la stessa riserverà ai miscredenti, esaltando le gesta, il valore ed il coraggio dei combattenti in nome di Allah.
Negli ultimi giorni l’adesione di Hadouz Ilyass alias Ilyass El Magrebi alle tesi del terrorismo si è fatta ancora più esplicita allorquando, su uno dei profili riconducibili al giovane, è stata postata quale “immagine di sfondo” la foto suggestiva di un Corano esposto alla luce di un cielo stellato su una distesa di sabbia, contenente un riferimento diretto al DAESH.