Con la tradizione dei Cappelli di Paglia di Firenze, Cappelli nel cinema e una “Traviata”, l’Istituto di Cultura a Los Angeles continua con successo un lavoro d’equipe
dalla nostra corrispondente da Los Angeles Maristella Santambrogio
Un programma ambizioso quello dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, coinvolgere la comunità italiana e far conoscere agli americani le nostre tradizioni attraverso i film proiettati nei festival italiani, concerti, opere, pittura, teatro, danza, arte, archeologia e design.
Ci spiega il direttore dell’istituto italiano di Cultura, Alberto di Mauro, “ Siamo quì per partecipare all’evento della serata con l’opera la “Traviata”, messa in scena al teatro La Fenice di Venezia nel 2010 e che verrà proiettata sullo schermo dell’istituto con la presentazione del musicista Fabrizio Mancinelli. L’opera fa parte di una serie di programmi atti a celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. Abbiamo quindi creato una serie di proiezioni di opere del Verdi, includendo dei concerti”.
Vedo questa bella mostra di Cappelli” “È infatti una mostra che vuole esaltare l’artigianato italiano,sono il simbolo di leggerezza ed esprimono l’eleganza del made in Italy.” in particolare quello fiorentino, dei famosi Cappelli di Paglia di Firenze e legati al cinema. Cappelli usati da attrici ed attori famosi in film di successo. Sono in esposizione quelli usati da Julia Roberts in “Pretty Woman” di Garry Marchal 1990, da Sophia Loren in “La mia casa è piena di specchi’’ di Vittorio Sindoni 2010, da Cher in ‘”Un tè con Mussolini” di Franco Zeffirelli 1999, da Annette Bening e Meg Tilly in Velmont di Milos Forman 1989. Questi cappeli
Come riuscite a sostenere le spese, data la situazione italiana di ristrettezze economiche?“Ce la caviamo con l’aiuto degli sponsors coinvolti nei nostri progetti non solo economicamente. Bisogna aggiungere come la partecipazione dell’equipe di persone che lavora con noi ci dedichi molto tempo gratuitamente, al di fuori degli orari di lavoro, permettendoci di raggiungere risultati impensabili grazie a quella dedizione spontanea, fatta d’entusiasmo e generosità. Quì abbiamo uno dei nostri sponsors Giovanni Moriconi”.
“ Si , sono sponsor dell’Istituto, ho aperto a Los Angeles una casa di produzione cinematografica la “Digimoric Productions”. Recentemente al Los Angeles Film, Fashion and Art Fest , è stato presentato un film montato da me, intitolato ‘”All You Can Dream” scritto e diretto da Valeri Zanoli . È un film molto bello che parla del disagio minorile . Una commedia con la partecipazione della cantante Anastacia “.
Da quanto tempo è a Los Angeles? “Sono fisso quì da pochi mesi, ho aperto questa società, realizziamo produzioni televisive e cinematografiche. Passando qualche mese all’anno qui, ho avuto modo di conoscere il sistema di produzione americano, molto meritocratico, con una competizione sana ma dura da affrontare. L’importante è credere nelle scelte fatte, come appunto nel film ‘’All You Can Dream’’, bisogna credere in qualcosa e i risultati arrivano. Questo è molto importante.”
C’è un format da seguire per entrare in questo mercato? “ Si, il format è lavorare con professionalità, non fermarsi davanti agli ostacoli, perchè il lavoro va portato avanti e quando è fatto bene, ti premia.”