Due romeni fermati con 13 carte di credito false
Roma – Da tempo acquistavano merce ed andavano a spasso con l’autovettura, pagando con carte di credito clonate.
Ieri G.V. e P.D., entrambi cittadini di nazionalità romena, di 26 e 36 anni, sono stati fermati da una pattuglia della Polizia di Stato nel corso di un normale controllo stradale. Nel corso del controllo dei documenti personali e dell’auto, i poliziotti hanno notato che la carta di circolazione, il certificato, il contratto e il contrassegno di assicurazione erano stampati con “caratteri” diversi dalla norma e su carta diversa da quella normalmente utilizzata, tanto da suscitare dubbi sulla loro autenticità. Accompagnati per un più accurato controllo negli uffici del Commissariato Romanina, diretto dal dr. Domenico Condello, è emerso che il conducente ed il passeggero avevano numerosi precedenti di polizia ed in particolare il 36enne passeggero, era destinatario di un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale. L’auto, invece, priva di copertura assicurativa, è risultata segnalata negli archivi delle forze di Polizia come un mezzo utilizzato per attività illecite. Nel mese di febbraio, infatti, il conducente di quell’autovettura aveva effettuato rifornimento in una stazione di servizio del grande raccordo anulare, pagando con una carta di credito clonata. All’interno del mezzo, gli Agenti hanno trovato caschi, tuta e guanti professionali per le gare da motocross appena acquistati mentre i due occupanti sono stati trovati in possesso di 13 carte di credito ed un documento d’identità falso. L’ “acquirente” è stato riconosciuto dal gestore di un negozio di moto ed accessori, mentre agli investigatori sono giunte ulteriori conferme dall’esame delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della stazione di servizio e da quelle di un centro commerciale dove erano stati effettuati altri acquisti, dalle quali si evidenziava un vistoso tatuaggio impresso sul collo di uno dei due. Dopo le formalità, P.D. è stato denunciato in stato di libertà per il possesso delle carte di credito clonate e rilasciato mentre G.V., conducente dell’auto, è stato arrestato per rispondere di “uso fraudolento di carte di credito”.