Politica

L’IVA, i consumi e l’IMU; Letta e il “gioco delle tre carte” per la ripresa

PortamoneteLe notizie rimbalzano di giorno in giorno: l’IMU deve essere tolta, Berlusconi ha sostenuto il governo con questo scopo, altrimenti “stacca la spina”, ma…..

…… Fassina nicchia la “non urgenza” dei provvedimenti sull’IMU e il governo, senza ancora un risultato al suo attivo, rischia di non averne proprio; l’aumento dell’IVA contrarrebbe ancora di più i consumi già troppo contratti ma servono le risorse economiche che Monti non ci ha lasciato per dirottarle al salvamento del MPS e delle sue banche, e la ripresa economica deve iniziare. Esattamente “tre” le “carte” che “giocano” sempre il loro ruolo nell’Italia di tutti i tempi e…..”non si vede mai l’alba”…..eppure, solo se lo si voglia, la risoluzione del problema è semplice, è facilissima!…..se solo non si ascoltano le logiche del partito e, da questa “recchia”, Letta non ci sente. Si può rimandare l’aumento dell’IVA…..a quale scopo pratico e con quale risultato?….onorevoli ministri, cerchiamo di usare un po’ il cervello invece di lasciarlo alla funzione di “dividere le orecchie l’una dall’altra” perché non è questa la funzione che gli ha affidato la natura; l’aumento dell’IVA contrarrebbe ancora di più i consumi e il provvedimento sarebbe un boomerang che si ripercuoterebbe sul governo stesso perché le risorse, invece di aumentare, il consumatore contrarrebbe ancora di più i suoi consumi, diminuirebbero in modo direttamente proporzionale con la ulteriore contrazione dei consumi; l’IMU sulla prima casa deve essere tolta perché la prima casa è un bene primario non un servizio primario, e non si discute, altrimenti il governo cade ancora prima di avere dato quell’anelito di vita che non è riuscito ancora a dare, e, poi, resta il nodo di importanza nazionale, europea e mondiale, la ripresa perché, dopo il disastro combinato da Monti, per le ragioni che non ripetiamo, non possiamo lasciare ancora un popolo abbandonato al libero…..suicidio….. “….eppure, solo se lo si voglia….”, abbiamo accennato prima, “…..la risoluzione del problema è semplice, è facilissima….” e lo ripetiamo e lo confermiamo. Sulla base di che cosa lo affermiamo? Innanzi tutto sulla base della storia passata; questa è la terza crisi che è intervenuta nell’economia del mondo; il mondo ne ha sofferte, ma superate, altre due, quella del ’29 e quella degli anni ’80, dei tempi della presidenza Reagan per cui da tali esperienze e disavventure dobbiamo trarre insegnamento come si trae insegnamento dalla storia in quanto “maestra di vita”. Il 1929 fu superato grazie al liberalismo di Wilson e negli anni ’80 un attore hollywoodiano, eletto 40° Presidente degli USA, senza esperienza politica, capì che per consentire la ripresa economica, bisognava consentire al consumatore di “consumare”, altrimenti se il consumatore non consumava, perché strozzato dalle tasse, il prodotto non veniva acquistato e la ripresa non aveva luogo perché la recessione strangolava tutti, per cui abbassò verticalmente le tasse e grazie a tale provvedimento, il mercato ricominciò a funzionare; il consumatore riprese a consumare, l’industria a produrre di nuovo, ovviamente, l’occupazione ad espandersi e l’economia strozzò il collo, è il caso di usare questa espressione, alla recessione perché se non si abbassano le tasse, specialmente l’IVA che, è una tassa sui consumi e contro il progresso economico, e se non si toglie l’IMU che è una tassa contro la proprietà privata e contro la conquista di un bene primario e la cui esistenza blocca tutta l’economia, la ripresa non avviene. Nel nostro paese, grazie a Letta, sta avvenendo tutto il contrario di quello che avvenne nel ’29, grazie a Wilson, e negli anni ’80, grazie a Reagan, perché invece di essere strozzata la recessione, ad opera dell’espandersi dell’economia, la recessione sta strozzando il contribuente e la ripresa economica e il governo Letta cerca ancora le “risorse” per la ripresa nella imposizione delle tasse, quando i contribuenti, dal luminare Monti, sono stati strizzati fino alla disperazione, per ragioni che non ripetiamo, e in un “gioco delle tre carte” che, ormai è diventato un….saba infernale.……ma…….è tanto difficile capire questo concetto?

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