LA DEMOSORTECRAZIA RITORNERA’
La situazione fallimentare, determinata dagli abusi di potere, è facilmente constatabile tanto che sono in molti a denunciarne gli effetti disastrosi. Meno agevole, invece, analizzare le cause prime e soprattutto suggerire rimedi efficaci.
Ed è quello che si propone C. G. S. Salvemini, autore del libro Dalla corrotta oligarchia alla demosortecrazia, caratterizzato da unapprofondita analisi diacronica, che percorre i millenni per individuare le radici della fallibilità di tutte le forme di governo, antiche e moderne.
Una fallibilità che, ponendosi come costante, induce lAutore a chiedersi kantianamente comè possibile?. Si tratta di un interrogativo che spinge alla ricerca delle cause del ripetersi di un fenomeno nella speranza di trovare una soluzione.
Tale ricerca, che si avvale di unaccurata indagine psicologica e sociologica, si concentra sullorigine del potere, sulla sua evoluzione ed inevitabile involuzione, la cui causa primaria è labuso esercitato presso tutti i popoli dellantichità.
Denominatore comune di tale abuso è la sua origine, vale a dire il suo conferimento dallalto. Si tratta di una costante che induce lAutore a chiedersi quale sia la fonte di legittimazione del potere. Per autoconferimento, è la risposta dettata dalla Storia ma tale risposta, che fa di un popolo il suddito di un sovrano, implica un altro interrogativo: come avviene lassegnazione del potere?. Linteressante disamina si appunta sul colpo di mano esercitato con la violenza o con linganno oppure sul carisma del più forte, del più saggio o del più bello. In ogni caso si tratta di unautolegittimazione ammantata dallalone di una consacrazione divina tesa a rendere più stabile il potere ed a consentirne la trasmissione ereditaria, sostituendo ad una situazione de facto una trasmissione de iure. Il che, tuttavia, non assicura intangibilità duratura al governo di uno Stato che non sia fondato su valori etici idonei ad educare, come dice Ortega, secondo un progetto di vita comune, da cui emerge loptimum realizzato da quella democrazia che caratterizza letà di Pericle e che rappresenta una preziosa testimonianza da attualizzare.
La Storia insegna che il potere politico corrompe coloro che lo esercitano, abusandone.
Da qui nasce la teoria dello Stato costituzionale elaborata da Locke per il quale il detentore del potere è il Parlamento, se formato da gente onesta.
Con lo Stato moderno, tuttavia, nascono altri problemi: linvadenza dei partiti, la pressione delle lobbies, lincapacità di interpretare le esigenze della gente. Il clientelismo, il trasformismo, i brogli elettorali ripropongono la questione meridionale che lAutore analizza in modo avvincente. Le oligarchie dominanti stanno sopprimendo la democrazia.
La situazione è peggiorata col finanziamento pubblico ai partiti e con il monopolio esercitato da questi sulla stampa e sulla televisione. Si attua un circolo vizioso che condanna lItalia ad una democrazia bloccata. In Italia osservò Gaetano Salvemini- di progressivo cè solo la paralisi. Lattuale legge elettorale sottrae ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti.
La questione morale, sollevata da molti anni sulle colonne del nostro periodico, non è stata recepita dalla Casta. Più volte abbiamo chiesto la convocazione di una nuova assemblea costituente che istituisca un parlamento monocamerale con soli 100 seggi. Fiumi di denaro (spesso illecito) vengono profusi per le campagne elettorali.
Sprechi che potrebbero essere evitati mediante lintroduzione del voto elettronico.
Assistiamo ad un vile mercato di poltrone.
LAutore spiega, in 28 articoli, le fasi di attuazione di una seria riforma costituzionale. Agli scettici chiede: A cosa è servita lesperienza dei politici di lungo corso? Meglio affidarsi alla sorte piuttosto che ai politici corrotti.
LAutore ha fiducia nel ruolo della Provvidenza, alla quale hanno creduto Parmenide, Democrito, Platone, Aristotele, S. Agostino, S. Tommaso, Leibniz, Vico, Kant.
Esiste unintelligenza sovraumana che potrebbe guidare la Storia umana mediante il metodo del sorteggio.
Bisogna aver fede in una Mano Invisibile nella scelta dei legislatori e dei governanti,