Dodicenne chiama il “112” e fa arrestare il padre che picchia la madre e la sorella, distruggendo casa.
Palestrina (Rm) – Questa notte, alla centrale operativa “112” dei Carabinieri, giungeva una disperata richiesta di aiuto da parte di un bambino, perché il padre stava picchiando la madre e la sorella, distruggendo l’abitazione.
Immediato l’invio nella zona della Muracciola di un’autoradio del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palestrina, comandata dal nuovo comandante Tenente Arcangelo Maiello. I militari dell’Arma, giunti sul posto, si trovavano di fronte l’appartamento letteralmente distrutto mentre l’uomo, un 40enne di origine sarda ma da tempo abitante a Palestrina, era ancora intento a sfasciare le poche suppellettili rimaste integre sotto gli occhi terrorizzati della convivente, 44enne anch’ella di origine sarda, con i due figli. L’uomo, nonostante la strenua resistenza, veniva immobilizzato e ammanettato dai Carabinieri. La ragazza, 16enne, vedendo la madre che stava subendo l’ennesima aggressione, interveniva in sua difesa venendo colpita a sua volta alla testa per cui, gli operanti, provvedevano a farla medicare presso l’ospedale di Palestrina dove le veniva riscontrato un “trauma cranico” guaribile in 10 giorni. La donna, invece, rifiutava l’assistenza medica, così come pure il ragazzo 12enne che, impaurito per quanto avveniva, aveva richiesto l’intervento del “112”. Le cause della violenza, erano da ricercare nella gelosia dell’uomo, che già in altre circostanze aveva avuto quei comportamenti che venivano subiti in silenzio e mai denunciati, come anche in questo caso, dalla donna. Su richiesta dei Carabinieri, la donna ed i figli venivano prontamente assistiti da una psicologa clinica di comunità mentre, il violento, è stato arrestato per “maltrattamenti aggravati in famiglia e lesioni personali” e quindi trasferito nel carcere di Rebibbia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.