Lo Scripter Award alla sua 26esima edizione
dalla nostra corrispondente da Los Angeles Maristella Santambrogio
Si è tenuto a Los Angeles alla USC nella Edward L.Doheny Jr. Memorial Library il 26° Scripter Award che dal 1988 premia scrittori e sceneggiatori . La Libreria della USC vuole preservare la conoscenza e insegnare agli studenti dell’università a collaborare con ricerche nel mondo della cultura per apprezzare gli insegnamenti del passato. In questo modo si contribuisce al successo dell’Università del Sud California. Quest’anno sul red carpet dello Scripter Award sono passate le “colonne” che portano avanti il programma della USC Library e le celebrities nominate e rappresentanti del mondo dello spettacolo. Il programma include una super asta per raccogliere fondi, un cocktail di benvenuto, cena e premiazione. Abbiamo intervistato:
Carroll Cartwright :sceneggiatore di “What Maisie Knew” in collaborazione con Nancy Doyne. Ispirato dalla storia di Henry James sull’esperienza di una bambina spettatrice della battaglia per il suo affidamento durante il divorzio dei genitori. “ Com’è la vita di uno scrittore?”. “Indubbiamente molto solitaria. Durante la collaborazione con Nancy ovviamente no, eravamo vicini di casa. Lo scambio di idee e punti di vista, specialmente in una storia che coinvolge un uomo e una donna, ha dato buoni risultati, anche se la sceneggiatura ha dovuto aspettare 18 anni prima di essere realizzata.” “Siete sempre andati d’accordo?” .“Non sempre, si è litigato e discusso ….”
Nancy Doyne: “Abbiamo intervistato Carroll, a parte qualche lite, ci ha detto che avete lavorato bene insieme. È d’accordo?”. “Le nostre esperienze di vita quotidiana da genitori e con diversi punti di vista sono state ottimali ai fini della sceneggiatura. Lui con un figlio già cresciuto ed io con una figlia piccola, ci hanno aiutato a capire il mondo della bambina protagonista che stavamo descrivendo. Lavorare insieme è stata una sfida, un rischio, ma valeva la pena tentare se si crede nella storia e nel partner scelto. Si è litigato, ma è normale. Ora stò collaborando con mia figlia… vediamo.”
Steve Coogan: Inglese e attore versatile oltre a parti comiche ha interpretato ruoli drammatici in “ What Maisie Knew” e nel recente “ Philomena” che ha ricevuto una nomination al Golden Globe e due nominations per il prossimo Academy Award come miglior film e sceneggiatura adattata, scritta da Jeff Pope, Coogan ne è co-sceneggiatore e interprete . “Questo film l’ha portata anche dal Papa!” .”È stata un’esperienza bellissima perchè ho incontrato il Papa insieme alla vera protagonista della storia! Ci voleva questo Papa, così progressista, dice le cose giuste ed è un energico portatore d’entusiasmo nella Chiesa”. “Come si è trovato sul set con un’icona come Judy Dench?”. “È stato un piacere lavorare con un’attrice del suo calibro, ma specialmente una persona così speciale, nonostante si trattassero argomenti seri e tristi riusciva sempre a farci ridere con le sue battute spiritose”. “Vi aspettavate questo successo?”. “Philomena è un film importante mette in discussione molti punti: la tolleranza tra due persone, gli errori umani e della Chiesa, la sofferenza di madri in cerca di figli perduti…ma nessuno si aspettava tanti riconoscimenti. Sono una grande soddisfazione per chi lavora in questo campo.”
Martin Sixsmith: Autore e giornalista. A lui si deve la storia di Philomena con il libro “The Lost Child of Philomena Lee”,” Lei deve essere molto soddisfatto del successo del film?”. “L’adattamento cinematografico del mio libro ha portato a conoscenza dei gravi problemi di separazione forzata delle madri dai figli. È necessario intervenire prima che sia troppo tardi per chi ancora sta soffrendo: madri disperate in cerca di figli e figli desiderosi di ritrovare la madre. Ho scritto questa storia per me toccante e corrispondente ad una realtà purtroppo accaduta.”
John Ridley: autore e regista (12 Years a Slave, Red Tails, U Turn, Three Kings e Undercover Brother). “12 Years Slave è il film dell’anno e lei è parte di questo successo, se lo aspettava mentre scriveva la sceneggiatura?”. “Il libro di Solomon Northup racconta una storia speciale, un viaggio di sofferenze, umiliazioni per riavere la liberta. Consultandomi con il regista del film capivo che tutte quelle emozioni dovevano essere visualizzate e le sentivo nelle parole che scrivevo ma finchè non ho visto il film non mi sono reso conto della sua potenzialità reale. La regia di Steve McQueen, l’interpretazione, non solo di Chiwetel Ejiofor ma di tutti gli attori, hanno fatto un lavoro superbo, è un grande film. Nel lavoro dello sceneggiatore o autore c’è il desiderio di poter partecipare agli Awards, bene, il mio sogno si è realizzato ed è bello viverlo, come in questa serata.”
Dean della USC Libraries Chaterine Quinlan: Chaterine ha studiato alla USI per questo, insieme al marito, è rimasta legata alla promozione dell’Università e si è sempre attivata a questo scopo. L’avevamo incontrata lo scorso anno e ci aveva parlato del suo impegno per far conoscere e sponsorizzare la Libreria. “Questa serata dimostra praticamente come questo award continui nel tempo con successo. Siamo alla 26esima edizione e per la UCI Library è davvero una serata speciale, abbiamo autori, registi e sceneggiatori, vincitori dell’Academy Award, ed è con noi Robert Towne che verrà premiato”.
Catherine Hardwicke: Regista e autrice conosciuta per la prima regia del famoso sequel “Twilight” dove si sono accese le luci di Hollywood per Robert Pattison e Kristen Steward. “Impossibile non farle questa domanda, come regista ha provinato parecchi giovani prima di scegliere la coppia Steward/ Pattison?”. “Ho più o meno capito subito che erano perfetti per i personaggi del film. Sono venuti a casa mia ed abbiamo provato le parti da recitare in cucina, seduti al tavolo. Ho chiesto loro anche di baciarsi, era nella parte. Dovevo capire se tra loro poteva esistere una speciale attrazione. Avevo visto bene, si sono incontrati da me….e io li ho messi insieme!”. “Una donna in questa professione ancora deve faticare per essere presa sul serio?”. “Purtroppo si, a me ancora succede di dover dar di gomito per farmi rispettare. Sembra che agli uomini dia fastidio per come noi donne avendo una sensibilità diversa cogliamo particolari che a loro sfuggono. C’è ancora da combattere per farsi strada”. “ La rivedremo sul set con un nuovo film?”. “ Ne ho tre che sto preparando, speriamo tutto vada in porto”.
“12 Years a Slave” ha vinto la USC Libraries Scripter Award.
John Ridley and Solomon Northup hanno ricevuto l’onorificenza del 26° anniversario.
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