Spettacolo

“Druid Peak”: un’idea, una regista, una produttrice e un ottimo attore – VIDEO

Una strada  per cambiare e la specie dei lupi da preservare

dalla nostra corrispondente da Los Angeles Maristella Santambrogio

 

 

Spencer Treat ha 26 anni ed è il protagonista in  “Druid Peak”,  film in competizione  al festival Dance With Films17 ad  Hollywood. Spencer è nato a New York ed ha iniziato a lavorare in televisione e cinema,  all’età di 8 anni. Fra gli altri,  citiamo qualche titolo: Another World, Gladiator,Unbreakbe, Mistic River e 5 film in post produzione. Ci ha concesso questa intervista  mentre è già impegnato sul set del suo nuovo film, “Beker’s Farm”, dove interpreta la parte di Ruben.

“Hai frequentato qualche scuola di recitazione ?” No, si può dire che la mia esperienza come attore  è cresciuta sui set tra cinema e televisione. Mi sono preso una pausa per laurearmi in Scienze Politiche ed Economiche alla Columbia University di New York.” “Complimenti, è sempre difficile per un attore frequentare l’università mettendo così a rischio  la carriera con una interruzione” “Per me è stata una scelta meditata. Ho sentito la necessità di cambiare  ambiente dopo aver lavorato come attore dall’età di 8 anni”. “Hai vissuto la crisi di transizione che i giovanissimi  attori vivono durante il  passaggio nell’età”adulta”?” “Devo dire che la mia carriera non ha subito questo “trauma” d’immagine. Ho sempre lavorato anche durante il fatidico passaggio d’eta. “Quando scegli  una sceneggiatura con un personaggio che ti piace, pensi  mai al messaggio positivo o negativo in cui  coinvolgi il pubblico?” ” Trovo stimolante  interpretare personaggi  sempre diversi. Per esempio il film “Druid Peak” è stata un’esperienza per me molto bella, a contatto con la natura nello Yellowstone ed il messaggio per i giovani è molto positivo. Il mio personaggio ritrova la fiducia in se stesso con un cambiamento radicale di vita. Inoltre essendo il film a basso costo, si è più disponibili all’avventura e tra noi  si è creato un clima familiare importante per affrontare  i problemi sul  set. Come attore mi sono trovato benissimo lavorando con Marni Zelnick, una regista sensibile e creativa.”

A Marny Zelnick abbiamo chiesto:” Lavorando da regista  in un ambiente di uomini si è sentita accettata ?“Può sembrare divertente, ma qualche volta penso non sia un gran problema lavorare come regista donna in un mondo di uomini. È una sfida. Lo dico per minimizzare  i problemi reali e, inoltre, bisogna sottolineare che è già una fortuna poter dirigere un film sia per un uomo come per una donna. Questa indubbiamente è una carriera difficile per chi la sceglie. Riuscire  a mettere insieme un film, chiunque tu sia, è un’impresa. Non posso dire se per un uomo sarebbe stato più facile girare questo film. Come donna,   sono orgogliosa  di esserci riuscita ed anche di avere avuto un team di donne sul set, il che dimostra come il numero al femminile stia crescendo  nell’industria cinematografica.

“L’idea della storia, com’è nata?” “Druid Peak” è un film nato nei posti dove da ragazza ho passato le vacanze estive, a Jackson Hole, in Wyoming. Ho lavorato  li come babysitter per una famiglia. Mi sono innamorata di quei posti che sono  diventati per me un punto importante,  dove potermi  rilassare e riavvicinarmi alla natura. Li, mi sono sempre sentita libera e specialmente mi hanno fatto pensare a come possiamo  preservarli e quanto possono influire in un giovane in cerca di trovare il proprio equilibrio. Questi pensieri hanno maturato in me l’idea di scrivere una storia . Ottenuta la mia laurea  a NYU, ho sentito parlare della possibilità di ricevere dei  finanziamenti dalla Sloan Foudation per progetti dedicati alla scienza e la tecnologia. Non e stato difficile sviluppare una storia con un protagonista  dal nome Owen, in cerca di una strada  per cambiare e la specie dei lupi da preservare dando loro una seconda possibilità.”

Quanti attori ha provinato per la parte di Owen? “Pochi. Sapevo d’aver bisogno di un attore speciale per quella parte dovendo essere presente in tutte le scene del film e dovendo essere solo a reggere  molte scene. Per cui dovevo trovare un attore capace di gestire emozioni da solo senza bisogno d’avere le energie di un partner con cui misurarsi. Uno dei produttori del film conosceva Spencer dalla Columbia University,  così ci siamo incontrati a New York. Ho capito immediatamente d’avere trovato il protagonista del film. Qualsiasi cosa facesse,  era interessante osservarlo. Inoltre aveva esattamente quel che era necessario emotivamente  per il finale nel film e che avremmo dovuto nascondere nella prima parte  in cui doveva dimostrarsi freddo e ribelle. Inoltre Spencer conosceva bene Jackson Hole,  per averci passato anche lui le vacanze estive. Quando scegli attori e si deve ragionare con un budget ridotto,  è necessario siano disponibili a seguiti in un avventura imprevedibile. Spencer aveva queste doti di adattamento e capacita artistiche notevoli.”

“È riuscita a finire il film con il budget ristretto? “” La parte più difficile è stato un divorzio da me stessa dalla parte della produzione. Quando si gira un film con pochi soldi, si chiedono favori, molti favori. Questo prende molte energie. Come regista,  il tempo migliore deve essere impegnato parlando con gli attori, per come girare le scene. È difficile essere creativi quando si deve pensare al catering, spedizioni da Los Angeles nello Yellowstone  o dove devi parcheggiare  le macchine della produzione la notte. Questa sfida tra budget e necessità pratiche, ti allontana dalla parte creativa.”

“È riuscita a legare con una produttrice donna Maureen Mayer?” “Se non fosse stato per Maureen non sarei quì a rispondere alle sue domande. Lei ha spinto il film  dall’inizio, non solo creativamente  ma aiutandomi a superare le difficoltà nel  percorso  dello sviluppo, del progetto,  dalla sceneggiatura alla realizzazione sullo schermo. Infaticabile, ha portato in questo progetto tanta energia anche nel momento in cui noi ci sentivamo stanchi o davanti a problemi da risolvere. Direi un matrimonio felice tra produttore e regista, molto importante nella realizzazione di un film. Nonostante non siamo sempre state d’accordo dei dettagli, lo eravamo nella determinazione dei  risultati, rispettando i nostri rispettivi talenti. Penso proprio  che non riuscirei a girare un altro film senza il suo appoggio.”

Hanno partecipato al film: Andrew Wilson ( Evert) e Rachel Korine (Zoe)

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Galleria fotografica

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