Politica

In Sardegna trionfo ancora del Centro-destra e disfatta del M5S di Di Maio

Roma, 28 febbraio 2019 – Il successo del fronte Salvini-Berlusconi-Meloni era in qualche modo previsto e prevedibile, ma nessuno immaginava il “tonfo” secco del M5S di Di Maio, il quale ha nettamente perso credibilità, popolarità e fiducia del proprio elettorato, e non solo.
È ancora troppo presto per ricercare e scoprire quali saranno le ricadute sul Governo, sicuramente più debole nel contesto europeo e mondiale, dal momento che anche il fedelissimo ministro del Tesoro, Tria, ha preso una posizione nettamente critica contro le scelte politiche dell’Esecutivo.
In particolare, il titolare del Tesoro di Via XX Settembre, ha messo in discussione il reddito di cittadinanza, il rinvio delle opere già avviate, come la TAV, ed altre importanti iniziative contenute nel famoso accordo di governo, tanto da provocare un pesante intervento del suo collega Toninelli, ministro dei Trasporti, che ha ribadito la necessità di rimanere ciascuno nell’ambito delle proprie competenze.
Ascoltando i pareri della gente comune e degli osservatori alquanto autorevoli, si recepisce la sensazione che il governo in carica non durerà l’intera legislatura e se rimane ancora in piedi è soltanto perchè nel prossimo mese di maggio ci saranno le elezioni europee e nessuno vuole rischiare più di tanto.
Il ritorno di Di Battista dal Sud America, “notabile del M5S”, e le apparenti perplessità del fondatore del Movimento, Grillo, hanno “appannato” un po’ l’esuberanza dello stesso Di Maio, il quale è ora costretto a muoversi con molta cautela nelle difficoltà che quotidianamente è costretto ad affrontare..
Ad aggravare questo stato di cose sono intervenuti anche i cosiddetti “poteri forti” in Europa e nel mondo, per cui nessuno riesce, allo stato attuale delle cose, a prevedere, cosa se ne farà sul reddito di cittadinanza e la totale riforma della legge Fornero che stanno più a cuore ai due Vice Premier,
Qualcuno dovrebbe far loro capire che alla insufficiente copertura economico-finanziaria, ci sono enormi difficoltà per controllare gli aventi diritto, o meno, con una burocrazia imperante e la scarsità di uomini e mezzi per porvi rimedio.
Le opposizioni fanno quanto possono e per ora non è molto e cioè il Centro-Destra cerca di riportare all’ovile Salvini mentre, quel che resta del Partito Democratico, si interroga come creare nuove alleanze dal momento che quelle attuali hanno dimostrato di non essere competitive.

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