Rugby Six Nations 2019 – Italia-Francia. La cicala e la formica. Galleria fotografica di Alessio Argentieri
Nella ultima giornata cocente sconfitta dell’Italia, volenterosa ma non pragmatica, contro una Francia modesta ma cinica.
Roma, Sabato 16 Marzo 2019- L’Italia ha giocato oggi la sua cinquecentesima partita ufficiale, 90 anni dopo la prima uscita a Barcellona nel 1929, e la centesima nel 6 Nazioni. All’indomani delle Idi di Marzo la vittoria ha arriso ai Galli; nel resoconto di Marco Cordelli la cronaca della delusione azzurra per l’ennesima occasione mancata, con cui oggi mettiamo in dispensa l’ulteriore innominabile utensile da cucina ligneo.
Da menzionare il buon avvio italiano, con touche e mischia molto efficienti. La Francia ha subito molto, commettendo molte imprecisioni e falli sanzionati con calci di punizione a sfavore, ma con una difesa strenua ha impedito all’Italia di concretizzare. La frenesia degli azzurri di andare in meta li ha invece portati a sprecare molti possibili punti da calci piazzati da ottima posizione, preferendo andare in touche, senza riuscire però a concretizzare nonostante il grande sforzo profuso. L’Italia ha fatto la cicala, minimo risultato con il massimo sforzo; grave errore, in una partita di quelle da conquistare punticino per punticino. E cinicamente la Francia ha fatto la formica, realizzando quasi ogni volta che è venuta nella nostra metà campo. Il risultato finale di 14-25 è bugiardo, e ci fa ricordare il grande Nereo Rocco, che, come è arcinoto, alla locuzione “Vinca il migliore!” contrapponeva il suo proverbiale “Speremo de no!”. Oggi la profezia del paròn ha trovato ancora conferma ed ha vinto la squadra più cinica.
Magrissima consolazione il riconoscimento a Parisse del premio di Man of the match per la sua ultima (presumibilmente) partita allo Stadio Olimpico.
Conferenza stampa
ITALIA: Il Commissario tecnico O’ Shea non si capacita della sconfitta, e delle troppe opportunità sprecate, quasi stenta a ricordarle tutte per quante sono state. Si complimenta con i suoi giocatori e per i grandi progressi fatti, ma ammette la fatale mancanza di precisione nei momenti cruciali. C’è il miglioramento del livello di prestazione, ma manca ancora una mentalità competitiva. Bisogna lavorare la prossima estate per arrivare al Mondiale a livello adeguato. Sperando di recupere i tanti infortunati (Minozzi, Castello, Violi e da ultimo Ghiraldini di cui bisognerà accertare la situazione).
Il capitano Parisse fa notare che la grande crescita di tutte le squadre britanniche costituiva un rilevante divario in partenza per questo 6 Nazioni 2019. Il dato positivo da cui ripartire è il fatto di essere stati più competitivi e di aver ridotto il divario con gli avversari, perlomeno in termini di punti subiti, pur avendo subito con cinque sconfitte. E si commuove, il grande capitano, anche per l’infortunio al ginocchio di Ghiraldini (Mondiali a rischio?), ma promette il massimo impegno suo e dei compagni per la prossima Coppa del Mondo.
FRANCIA: Il C.T. Jacques Brunel, rispolverando il suo italiano, ammette che nel suo paese la pressione e le aspettative per chi deve allenare il “XV de France” sono assai maggiori rispetto a quelle provate nell’esperienza alla guida dell’Italia. Intervengono in conferenza sia il capitano Guirado che il vice Mathieu Bastareaud, che ha assunto i galloni oggi dopo la precoce uscita per infortunio del primo.
Per Brunel la chiave della partita è stata la capacità francese di soffrire e di sopportare la pressione, capitalizzando le occasioni avute; i punti su cui lavorare per migliorare sono le difficoltà in touche e in mischia e le troppe penalità subite per fallosità del gioco. L’Italia aveva la possibilità e la capacità di vincere, anche oggi, ha mostrato in questo torneo presenza in attacco e equilibrio di gioco, nonostante la serie di sconfitte ha disputato un torneo di qualità.