Non è una novità: la Juve è Ronaldo
Roma, 18 marzo 2019 – Ed ora qualcuno non ci venga a raccontare che la Juve ha perso 0-2 con il Genoa perché stanca della partita disputata contro l’Atletico Madrid cinque giorni fa. Oppure perché i giocatori fossero demotivati per il conseguimento di uno storico ingresso nei quarti di finale nella Champions.
Balle, compiacenti! La Juve è andata incontro la prima sconfitta stagionale solo perché non ha giocato Ronaldo realizzatore e motore della squadra allenata da Massimiliano Allegri.
Sostenere che una squadra è provata a distanza di 5 giorni da un impegno agonistico anche il più importante e difficile, è da estranei alla cosa sportiva e contrasta anche con il fatto che della squadra anti-Atletico oggi a Genova erano presenti nell’11 di partenza soltanto Bonucci, Cancelo (per altro sostituito martedì scorso) Pjanic e Mandzukic ( sostituito da Kean). Bernardeschi è subentrato in corso gara a Cancelo mentre Spinazzola ha sostituito Bentacour.
Altra favola semplicistica e comoda è quella della mancanza di motivazione da parte dei bianconeri schierati da Allegri.
Al contrario con l’eccezione dei quattro titolari di cui sopra, tutti gli altri juventini di oggi avevano ottime ragioni per dare il meglio ed approfittare della promozione a titolari per dimostrare il proprio valore.
Anche questo è un meccanismo psicologico arcinoto.
Vale solo la pena ricordare che tutti gli uomini schierati in campo oggi sono giocatori di rango internazionale, ovvero tutti militano nelle Nazionali dei rispettivi paesi.
Tutto ciò premesso e chiarito, sembra dunque ovvio riconfermare quanto scritto dopo il match contro l’Atletico ed anche in precedenti occasioni: Ronaldo-Juve batte Atletico Madrid 3-0; Ronaldo-Juve stravince lo scudetto italiano con tre mesi di anticipo.
La dipendenza dei bianconeri da un solo giocatore è davvero senza precedenti.
Ovvero ha precedenti solo nelle squadre in cui il portoghese ha militato. Vale a dire Sporting Lisbona, Manchester United, Real Madrid. E, naturalmente Nazionale portoghese, Campione d’Europa in Francia nel 2016.
Tutti gli allenatori delle squadre dove ha giocato si sono trovati proiettati in avanti dai successi conseguiti grazie alla sua presenza fatta di tante reti, ma soprattutto di trazione agonistica.
Gli allenatori da lui beneficati sono:Alex Ferguson (Manchester United Coppa dei Campioni), Carlo Ancelotti (Real Madrid, Coppa dei Campioni); Rafael Benitez (Real Madrid); Zinedine Zidane (Real Madrid Champions).
Una volta trasferito lui, le sue ex squadre sono andate via-via in crisi.
Ed anche i tecnici si sono appannati.
La tentazione di campare della rendita Rolando, per tutti è risultata, infatti, inevitabile.
Anche la Juventus di Allegri ha seguito questo andazzo. Sicchè la squadra è senza gioco. Senza Ronaldo, finisce per cadere alla mercè del primo generoso Genoa, nonostante il valore dei calciatori a disposizione.
L’acquisto da parte della Juve di Ronaldo è stato il più grande affare calcistico mai realizzato , sotto ogni punto di vista.
Però, Allegri per dimostrare quello che vale sotto il profilo tecnico, avrebbe dovuto
evitare di cadere nel “trappolone” comodo Ronaldo. Non lo ha fatto e forse non può più farlo perché si tratta di realizzare progetti che necessitano di tempo.
Con Ronaldo – nella speranza che l’Uefa non sanzioni con una squalifica il suo “ gestaccio” irridente “alla Simeone” nei confronti del pubblico dell’Atletico per cinque anni suo nemico a Madrid, la Juventus vincerà la Champions.
Ancora, una proposta: contrariamente a quanto non hanno avuto il buon gusto di fare i precedenti allenatori di Ronaldo, Allegri offra metà del suo prossimo stipendio a Ronaldo.
Magari questi lo devolverà in beneficenza!