Assente Ronaldo. Ingiustizia a Bergamo
Roma, 23 .11.2019 – La Juve scende a Bergamo priva di Ronaldo per un “infortunio muscolare diplomatico che non gli ha impedito di siglare 4 reti in 5 giorni nelle due partite Europee del suo Portogallo.
La Juve schierata da Sarri nell’anticipo di Bergamo, non riesce ad effettuare un tiro in porta degno di questo nome per i primi 75 minuti di gioco, nonostante l’egregio impegno di Dybala euforico per le scelte anti CR7 effettuate da Sarri.
Praticamente si gioca ad una porta sola, quella juventina difesa egregiamente da Scherzeny.
L’Atalanta, orfana di pedine fondamentali – quali: Ilicic , Zapata, e Malinovski – fa il bello ed il cattivo tempo, ma stenta a trovare il gol per le insufficienze del giovane Barrow.
Quando, poi, il VAR trasforma in rigore il fallo di mano da parte di Khedira – sorvolato con ampi gesti di mano dall’arbitro Rocchi – la Juventus si salva perché lo stesso Barrow stampa il tiro sulla traversa e la ribattuta di testa a porta spalancata di Gosens finisce alta.
In campo c’è solo l’Atalanta.
La Juve cerca di abbozzare un palleggio corto, ma commette errori su errori. È impressionante il divario esistente fra le due squadre. Le occasioni si sprecano e solo le parate del portiere juventino ed i salvataggi in extremis di De Sciglio evitano la catastrofe.
Al 10 della ripresa si sblocca il risultato. Proprio grazie a Barrow che riesce a calibrare un cross alto sul quale, a piacimento della difesa bianconera, interviene di testa Gosens che infila in rete.
Lo show della Dea bergamasca continua fra le numerose interruzioni del Var ( sempre per episodi concernenti falli juventini) .
L’attacco juventino: assente ingiustificato.
All’improvviso il colpo di scena, ovvero il colpo di sorte. Su una ammucchiata in area bergamasca, un rinvio, un rimpallo: la palla finisce nella zona di Higuain che riesce alla sua maniera ad indirizzare verso Gollini. Il portiere è beffato da una deviazione di Toloi.
Primo tiro. Prima gol, anzi, di fatto, autogol!!
Ma le beffe non sono finite.
Passano cinque minuti e accade l’impensabile.
Sotto l’occhio di tutti – sul terreno di gioco , sugli spalti ed in TV – su una azione dell’Atalanta che cerca di ristabilire le distanze, Quadrado ostacolando un avversario, finisce con una mano vistosamente sul pallone. I neroazzurri si fermano reclamando l’ovvio calcio di punizione. La Juve, invece, prosegue sotto lo sguardo benigno di Rocchi, innescando una elaborata azione di risalita del campo sguarnito bergamasco che termina proprio sui piedi dello stesso Quadrado. L’esterno serve di misura Higuain. Il bomber non si lascia pregare per siglare all’80’ la rete del sorpasso con gli atalantini ancora a chiedere il ricorso al VAR.
Nuova interruzione di gioco mentre in TV, mostrando chiaramente l’errore di Rocchi e dello staff arbitrale, si fanno dissertazioni e valutazioni sul se il Var possa intervenire quando un evento conclusosi in una rete è susseguente ad episodio avvenuto nell’area di chi ha realizzato la rete.
Questioni di lana caprina tese a compiacere il sistema, ad assolvere i responsabili e chi da questo inghippo ha tratto enormi vantaggi. Anche per la segnatura del terzo gol dell’ottimo Dybala all’91 che accrediterebbe la Juventus di Sarri di una franca vittoria.
Ma , forse, il danno più grave potrebbe averlo subito proprio la Juve che non ha risolto la questione Ronaldo-Sarri.
La larga vittoria su una ottima Atalanta starebbe, infatti, a significare che la Juventus può fare a meno di Ronaldo. Che Sarri è davvero un mago. Ma non è così. La partita dà indicazioni per l’esatto contrario.
La Juve senza Ronaldo per 75’ lunghi minuti è stata assente in attacco, messa in scacco da una provinciale priva dei suoi giocatori migliori.
Con il Dybala formato odierno Ronaldo potrebbe davvero costituire un duo indimenticabile per la Juve e per il calcio, con Higuain sempre pronto al turn over.
Dipende soltanto dal tecnico e dalla di lui capacità di gestirli come campioni e come uomini.