Spettacolo
A Roma “Sogno di una notte di mezza estate”
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Gran finale di stagione dall8 settembre con Sogno di una notte di mezza estate, una commedia molto amata dal pubblico del Silvano Toti Globe Theatre e che viene riproposta per il quarto anno consecutivo dopo ben 34 repliche e circa 25.500 spettatori dal 2007 al 2009. Riccardo Cavallo ne cura ancora una volta la regia mentre la traduzione è di Simonetta Traversetti. Una rappresentazione allinsegna del senso effimero della felicità, in un mondo folle dove folle è lamore. La notte di mezza estate è una notte magica in cui si contrappongono tre mondi: il mondo della realtà, il mondo della realtà teatrale e il mondo della fantasia. Unopera in cui Shakespeare mostra la sua grandezza alternando canzoni e filastrocche, versi sciolti e parodie in un richiamo, forte, alla malinconia. La notte di mezzestate è una notte magica e il titolo ne svela immediatamente latmosfera onirica, irreale anche se, come viene precisato, la notte in cui si svolge gran parte dellazione è quella del calendimaggio, la celebrazione del risveglio della natura in primavera e non in estate. E comunque laugurio di un risveglio gioioso. Ma è davvero così? Tre mondi si contrappongono: il mondo della realtà (quello di Teseo, Ippolita e della corte), il mondo della realtà teatrale (gli artigiani che si preparano alla rappresentazione) e il mondo della fantasia (quello degli spiriti, delle ombre). Ma i sogni alle volte possono trasformarsi in incubi: il dissidio fra Oberon e Titania che rivela a un certo punto un terribile sconvolgimento nel corso stesso delle stagioni, il rapporto tra Teseo e Ippolita, il conquistatore e la sua preda, la brutalità di certi insulti che gli amanti si scambiano sotto linflusso delle magie di Puck.
Sogno di una notte di mezza estate, scritta in occasione di un matrimonio, è come una serie di scatole cinesi. Allesterno dellopera ci sono la sposa, lo sposo e il pubblico, allinterno le coppie, Teseo e Ippolita, Titania e Oberon e i quattro innamorati e nellopera dentro lopera, i teatranti, la vicenda di Piramo e Tisbe. In questo mondo stregato domina il capriccio, il dispotismo di Oberon che attraverso Puck gioca con i mortali e con Titania, per imporre il suo dominio. Si compie quindi su Titania quella violenza che Teseo compie su Ippolita e che Egeo vorrebbe compiere sulla figlia costringendola a un matrimonio che respinge. Si noti la sequenza degli scambi fra gli amanti. Si inizia con Ermia che ama Lisandro e con Elena che ama Demetrio, ma questultimo con lappoggio di Egeo, padre di lei, vuole invece conquistare Ermia. Si passa, attraverso lintervento magico di Puck, al folle girotondo in cui Ermia insegue Lisandro, Lisandro Elena, Elena Demetrio e Demetrio Ermia. E non è finita. Perché Ermia, alla quale dapprincipio aspiravano entrambi i giovani, sarà abbandonata da tutti e due, innamorati ora di Elena, e solo nel quarto atto dopo un nuovo intervento di Puck, si avrà la conclusione in cui gli amanti formeranno davvero due coppie. La grandezza di Shakespeare sta nellaver saputo coinvolgere tre mondi diversi, ciascuno con un suo distinto linguaggio: quello delle fate che alterna al verso sciolto, canzoni e filastrocche, quello degli amanti dominato dalle liriche damore e quello degli artigiani, nel quale la prosa di ogni giorno è interrotta dalla goffa parodia del verso aulico. Il mondo è folle e folle è lamore. In questa grande follia della natura, lattimo di felicità è breve. Un richiamo alla malinconia che accompagna tutta la vicenda.
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