Roma, 25 marzo 2020. Gli ottant’anni della più grande vocalist della musica leggera italiana e non solo, Mina, al secolo Mina Anna Maria Mazzini, trovano il giusto epilogo nella giornata odierna; ma già da giorni, su canali televisivi, giornali, social, c’è stata la corsa ai ricordi, alle celebrazioni.
Il compleanno della Tigre di Cremona ed il suo festeggiamento è naturalmente incentrato sulle innumerevoli rappresentazioni della sua carriera, come cantante, come conduttrice, ma nessuno ha fatto mai riferimento a Mina come amante dello sport.
Dalla pratica natatoria in età adolescenziale nella sua Cremona, alla passione per l’atletica leggera manifestata verso uno sport puro, più del miliardario calcio, in aggiunta alla venerazione nei confronti del carattere e della ferrea volontà di Pietro Mennea; non bastasse ciò Mina era tifosa accanita di altre due celebrità mondiali come Fausto Coppi e Cassius Clay. Per il Campionissimo c’era un’infatuazione giovanile, mentre per il labbro di Louisville, che per Mina era sempre e solo Cassius Clay e non Alì, la passione si è sviluppata in età matura tanto che la stessa artista ha firmato il prologo dell’ultima fatica letteraria di Gianni Minà, Il mio Alì, pubblicata nel 2014.
<<Lui va da solo. Continua a essere bellissimo, anche col suo tremare che commuove e che lo incastona nell’immortalità. Ti ho amato molto, Cassius. E ti amo ancora>>. Queste alcune toccanti considerazioni espresse da Mina, che ne facevano una profonda competente di pugilato.
Tornando agli aspetti più inerenti la sua carriera come non ricordare, tra i tanti, il duetto con Totò in Studio Uno del 1965 quando Mina, nel ricordargli la sua canzone E allora baciami, vagamente allusiva, si sente rispondere dal comico: <<e poi dice che uno si butta a sinistra>> e quello con Alberto Sordi, sempre Studio Uno ma del 1966, che disse:<< Mina ha il potere di bloccare tutti, di far fare silenzio nelle case di tutti. Sei la cantante più grande di tutto il mondo, sei ‘na fagottata de robba…>>.
Ottant’anni dunque di un’artista, parafrasando la canzone che gli scrisse il maestro Bruno Canfora, Brava.