Politica

Per Marino l’importante è pensare ai clandestini e intanto penalizza gli asili per i Romani

Campidoglio invaso da “mille passeggini”

Roma, 5 ottobre – Ieri il Campidoglio è stato invaso da “mille passeggini” per protestare contro

l’ennesimo aumento delle tariffe per gli asili nido e l’abolizione della gratuità per il terzo figlio, voluta dalla giunta comunista di Marino, il cui unico pensiero sono le piste ciclabili e l’accoglienza a rom e clandestini.

La protesta è stata organizzata da Gianluigi De Palo, ex assessore capitolino alla Famiglia e padre di quattro figli, contro i rincari “fatti da Marino e senza che le famiglie lo sapessero” e che ha fatto un ricorso al Tar che si pronuncerà  il 22 ottobre.

“I genitori, dopo aver concluso l’iscrizione per i figli al nido con la certezza di dover pagare una certa cifra, sono stati poi avvisati che non esisteva più l’esenzione per il terzo figlio e che avrebbero dovuto pagare di più – spiega De Paolo, disposto a portare la manifestazione a Palazzo Chigi se non ascoltati – Siccome questa è una truffa, noi abbiamo fatto un ricorso al Tar”

“Pensavamo fosse gratis, poi ci hanno chiamato dicendo che dovevamo presentare l’Isee per calcolare una tariffa” racconta Lucia, madre di tre figli. “Noi con quei soldi facciamo fare sport e musica ai bambini” dice Silvia.

Poi, mentre i manifestanti si spostavano ai lati, al centro sono rimasti i soli passeggini vuoti.

“I passeggini sono metafora delle difficoltà delle famiglie – spiega De Palo – E vuoti sono l’immagine di una crisi demografica inarrestabile se il governo non riesce a fare un ragionamento più ampio. Vorremmo mandare un messaggio a Renzi: la “fabbrica degli italiani” sta chiudendo. Probabilmente lo scenario che si presenterà nel futuro sarà quello che vediamo qui oggi: dei passeggini vuoti”.

Noi aggiungiamo che De Palo  si sbaglia, in quanto gli asili e le scuole sono ormai appannaggio di rom e clandestini, i quali frequentano senza pagare nulla, e sono ben mantenuti e protetti dagli attuali amministratori del comune di Roma, cioè  dai cittadini (italiani e dei tanti stranieri in regola e che quindi, denunciando reddito, non hanno diritto nè ad esenzioni nè  ad agevolazioni!) che pagano le tasse!

Ma fino a quando?

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