Cronaca

Arrestato un pregiudicato calabrese. Rinvenuto astutamente occultato, un arsenale

Fu coinvolto in traffico internazionale di stupefacente

Roma, 18 ottobre -Nel corso di una perquisizione, la Squadra Mobile romana ed il Commissariato di P.S. “Primavalle” avevano rinvenuto  nell’intercapedine di una cantina di uno stabile di Via Andersen, un vero e proprio arsenale, costituito da un kalashnikov, alcuni fucili, di cui uno a canne mozze, pistole con silenziatore, un considerevole quantitativo di munizioni, un giubbotto antiproiettile, un lampeggiante e alcuni ordigni artigianali.

Nonostante le difficoltà delle indagini svolte in un contesto di evidente degrado sociale, gli investigatori sono riusciti ad identificare l’utilizzatore della cantina per  Mazza Raffaele, di anni 49, da Taurianova (RC) residente nella Capitale, il quale si era reso immediatamente irreperibile.

Raffaele Mazza, fa parte di una famiglia calabrese stabilitasi nella Capitale dagli anni ’90 in un complesso edilizio del quartiere denominato “Quartaccio” e già coinvolto in passato in importanti operazioni di Polizia, tra cui quella concernente un traffico internazionale di sostanze stupefacenti dal Sud America, unitamente ad altri pregiudicati calabresi. Inoltre, è noto alla Squadra Mobile romana in quanto nel 2011 fu autore del grave ferimento di un pregiudicato romano, avvenuto nelle immediate adiacenze della propria abitazione. Colpito da Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P. di Roma, venne individuato e tratto in arresto all’interno di una villetta di Rignano Flaminio (Rm) dove aveva trovato rifugio. In quell’occasione, nel corso della perquisizione, venne denunciato anche per la detenzione di due pistole astutamente occultate sul tetto dell’abitazione.

Le complesse indagini hanno portato al rintraccio di Raffaele Mazza ed a suo carico  è stato eseguito un Provvedimento di Fermo d’indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, convalidato dal G.I.P e tramutato in custodia cautelare in carcere.

Sono in corso approfondimenti investigativi per verificare la provenienza delle armi sequestrate nonché il contesto nel quale sarebbero state utilizzate, attesa la caratura criminale del soggetto arrestato e la sua vicinanza alla criminalità organizzata calabrese.

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