Spettacolo

All’Orto Botanico di Roma il SalinaDocFest

Roma, 18 settembre 2010 – Sabato 19 settembre, giornata ricca di ospiti all’Orto Botanico per il SalinaDocFest e la sua anteprima romana. Il Festival internazionale del documentario narrativo fondato e diretto da Giovanna Taviani si svolgerà a partire dalle 10:00 con il concorso e la proiezione di Fuori Tutto di Gianluca Matarrese (Italia Francia, 2019, 86′) in anteprima romana. Al centro la storia personale del regista. Fondata negli anni ’70, la cooperativa di calzature Togo contava una trentina di punti vendita tra Torino e provincia. Fino al 2012, quando quel sogno e quell’impero cominciano a sgretolarsi. Oggi restano due negozi e 450 mila euro di debiti. Ogni mattina i genitori e la sorella del regista si svegliano non sapendo cosa inventarsi per andare avanti. Gianluca è l’unico che ha scelto un’altra strada, quella del cinema e della televisione, a Parigi. Per anni si è tenuto a distanza, concentrato sulla sua professione, e quando si è accorto del disastro era già troppo tardi, li ha raggiunti e, con il pretesto di girare il suo primo documentario sull’Italia in crisi, ha assistito prima divertito, poi sgomento, all’esplosione dei malesseri che per anni aveva fatto finta non esistessero.

Alle 12:00 la proiezione di Blocconove di Michele Silva, Federico Frefel, Léa Delbés (Italia, 2020, 69′ in anteprima mondiale.
Al centro del doc la storia d’amore di Miriam e Kevin. Miriam ha 20 anni ed è di origini napoletane, Kevin, 17 anni, ha il fisico da atleta, è nato a Niguarda ma dentro si sente palermitano, come tutta la sua famiglia, e ha un unico sogno: diventare calciatore. Per chi come lui è cresciuto alle Case Rosse di Niguarda, un futuro di fama e ricchezza è l’unico vero modo per andarsene a testa alta. Alla fine dell’estate Kevin è costretto a lasciare il quartiere e con l’autunno si apre un nuovo capitolo verso l’età adulta. Kevin è concentrato sul proprio obiettivo, Miriam con un percorso interiore prova a superare il suo blocco, l’ansia che le rende impossibile allontanarsi dal quartiere da sola.

Al termine delle proiezioni i registi incontreranno il pubblico, moderati da Antonio Pezzuto e Maud Corino. Per Cinema e Letteratura alle 16:30 la proiezione di Momenti di trascurabile felicità di Daniele Luchetti (Italia, 2019, 93’), tratto dall’omonimo romanzo di Francesco Piccolo (autore della sceneggiatura), interpretato da Pif.

Alle 18:00 Daniele Luchetti e Francesco Piccolo raccontano i segreti del passaggio dal romanzo al film. Modera il critico cinematografico Fabio Ferzetti.

Al termine dell’incontro Francesco Piccolo leggerà alcuni brani dal suo nuovo romanzo Momenti trascurabili Vol.3 Senza aggiungere altro. (Einaudi, 2020). Lo scrittore è attualmente in libreria con il terzo capitolo della serie che chiude la trilogia, dopo Momenti di trascurabile felicità e Momenti di trascurabile infelicità, dai quali è stato adattato il film di Daniele Luchetti.
Il terzo volume della serie, ormai famosissima, di libri che parlano di quei momenti della vita che, facendoci provare fastidio o piacere, ci appartengono, era già in cantiere da tempo. Ormai è come se Francesco Piccolo li avesse brevettati, i momenti di cui è fatta la vita: c’è qualcosa, nella qualità del suo sguardo, che dilata il tempo delle nostre giornate, imprestandoci la sua leggerezza e la sua vitalità, fino a farci chiedere se davvero è cosí trascurabile, tutto questo.
L’evento, come di consueto, prevede lungo il viale delle Palme dell’orto Botanico momenti di degustazioni enogastronomiche siciliane.

La serata di sabato 19 presso il giardino cavallerizza prevede alle 21:30 per Eolie.Doc – la proiezione di Isole di cenere di Quintino di Napoli, Pietro Moncada, Francesco Alliata (Italia, 1947, 10’). Si tratta del primo docucorto della Panaria Film, storica casa di produzione eoliana.

Alle 22:00 di sabato 19 settembre il SalinaDocFest rende omaggio al genio di Mattia Torre, sceneggiatore, autore televisivo e regista prematuramente scomparso, grazie a Valerio Aprea, interprete versatile e legato a Mattia Torre da un’amicizia profonda oltre che professionale. Suo il ruolo di uno dei tre sceneggiatori della celebre serie televisiva Boris.

Valerio Aprea, leggerà Gola e altri pezzi brevi di Mattia Torre. Dopo gli Stati Generali di Serena Dandini.
La sera del 19 settembre Valerio Aprea e Serena Dandini tornano a ricordare l’amico scomparso. Durante la serata a lui il compito di leggere quattro suoi monologhi.
In Gola, ci si fa beffe della vera e propria ossessione degli italiani per il cibo, in cui si spiega come e perché l’atto e il pensiero del mangiare rappresentano una priorità assoluta nella vita di noi tutti. Colpa di un altro è una brevissima, ma efficace riflessione su quel processo di scaricabarile che costituisce un vero e proprio sport nazionale, quello in cui gli italiani vantano certamente il primato mondiale assoluto. Con Yes I can viene in qualche modo messo alla berlina il mito della ricchezza e del potere e, soprattutto, l’idea di una società che non ne può fare a meno. In mezzo al mare, racconta di un individio, completamente perso nell’insensatezza del mondo circostante, incapace di comprendere anche le cose più semplici, la cui inettitudine è in grado di giustificare la sua pericolosità emotiva.

Un vero talento, quello di Mattia Torre, nel raccontare la quotidianità, una scrittura contemporaneamente ironica e toccante in cui il pubblico si riconosce con facilità. La sequenza di questi brani rivela la complessità e la felicità narrativa di un autore a cui piace misurare, fotografare, reinventare il teatro del mondo. Ad accompagnare Valerio Aprea nella lettura dei brani le musiche della colonna sonore di Figli, ultimo film scritto da Mattia Torre, composte da Giuliano Taviani e Carmelo Travia, storicamente legati a Mattia Torre.

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