Roma, 8 dicembre 2020 – Ci sono sette neozelandesi, tre sudafricani, due irlandesi, un australiano, un gallese e un italiano: Sergio Parisse.
Sembra l’incipit di una di quelle barzellette un po’ fessacchiotte anni Settanta, che per i bambini di quell’epoca hanno nel fantasma Formaggino l’eroe eponimo.
Invece è una storia vera e l’eroe nazionale è il succitato Sergio Parisse, ex capitano della nosra nazionale e campione indiscusso del rugby italiano recente.
World Rugby, organismo internazionale di vertice, lo ha infatti inserito nel XV maschile ideale della decade 2010-2019.
Un meritatissimo Oscar alla carriera – peraltro ancora in corso – di Parisse, che ha mandato virtualmente in panchina tutti gli altri numeri 8 della sua epoca.
Mentre la nostra Nazionale nell’ultimo ventennio ha compiuto dei passi indietro, la stella di Parisse continua a brillare, tenendo alto il tricolore.
E’ opinione diffusa che Sergio avrebbe potuto giocare titolare in qualunque squadra, inclusi gli All Blacks.
Eppure sono pochi i trofei di cui può fregiarsi, come è capitato ai campioni eccellenti di discipline sportive che nel proprio Paese non sono quelle di punta.
Detto questo, ai complimenti che tutto il mondo rugbistico sta tributando a Parisse aggiungiamo, modestamente, anche quelli della redazione sportiva di www.attualita.it .
Con la soddisfazione di vedere nel “Team of the Decade” il nostro abruzzese d’argentina, con buona pace di inglesi, francesi e scozzesi che per stavolta debbono restare a guardare e ad applaudire Sergio.