Racconti di sport

Racconti di Sport. “Il maestro José Fernando Cuspinera Navarro e il suo maestro Pablo Silvente Laffita”

Un grande maestro saggio e una grande persona umile

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Roma 20 novembre – Il maestro Cuspinera è stato da poco insignito del riconoscimento di miglior maestro mondiale in Usa (Hall Of  Fame Usa), per aver divulgato e diffuso nel mondo la sua vasta conoscenza e esperienza nelle arti marziali e nella difesa personale.

Ma il lungo cammino di studio e di perfezionamento della Difesa Personale del Maestro Cuspinera inizia a Cuba nel 1975, quando si iscrisse alla scuola di Karate Fajardo del Maestro Pablo Silvente Laffita, che era un eccellente Karateka, esperto in Giotzul, Tae Kwon Do, Judo, Karate Jutsu e Kobu Do Militare.

Il maestro Silvente Laffita aveva sentito parlare, attraverso i suoi allievi e compagni, di un Istruttore di Judo dell’Istituto Tecnico Militare e di un praticante di Karate che aveva la fama di essere un lottatore e di avere un brutto carattere. Si diceva che da giovane l’Istruttore Cuspinera, se perdeva un combattimento nel Tatami (area in cui si praticano le arti marziali), lo vinceva per strada sfidando il Judoka (praticante di Judo) o il Karateka (praticante di Karate) con le regole della strada.

Nei primi anni come sportivo e praticante di Karate il Maestro Cuspinera era solito combattere fino al “massacro dell’avversario”, visto che a quei tempi il regolamento permetteva colpi al viso e al corpo, attraverso Uchi Komi con atemi (proiezioni con l’uso di colpi) e spazzate di gambe con colpi fulminei alle caviglie e alle ginocchia.

Durante la prima lezione alla scuola Fajardo, Cuspinera ricevette una fortissima “sberla” dal Maestro Silvente che lo stese a terra senza dire nessuna parola. Questo fu il primo saluto davanti agli allievi Aguilera Guerra e Rafael Gonzàlez Mesa.

E così iniziò il primo dei più di novanta combattimenti tra l’allievo Cuspinera e il suo maestro Laffita, allenamenti e combattimenti che durarono per diciassette anni.

Dopo la “sberla” l’allievo Cuspinera si rialzò immediatamente come un fulmine, scagliandosi con tutta la sua forza verso il Maestro Laffita che riuscì a bloccare la maggior parte dei colpi e quelli che riuscivano a colpirlo, sembravano non avere effetto sul suo corpo che dava l’impressione fosse fatto di mattoni o di cemento.

Questo combattimento senza regole durò alcuni minuti fino a quando Cuspinera con il viso rotto, una ferita al sopracciglio da cinque punti di sutura, lo zigomo gonfio, la bocca aperta da cui fuoriusciva il sangue delle gengiva, una costola fratturata e una pestata come non ne aveva mai ricevuta prima, cadde sconfitto sul pavimento di cemento del terrazzo dell’Ospedale Fajardo. L’impatto fu tremendo tanto che rimase a terra totalmente stordito. Con le ultime forze rimastegli, si alzò dal suolo per colpire con tutta la sua forza il ginocchio del maestro Laffita, provocandogli una lesione lieve che però negli anni diventò cronica.

Dopo quel combattimento Cuspinera dovette stare dieci giorni fermo per curarsi le ferite, ma tornando nella scuola salutò il Maestro Silvente Laffita e da quel momento diventò il primo della classe, l’Istruttore principale e il braccio destro del maestro Laffita fino al giorno in cui quest’ultimo fu sorpreso dalla morte in un tragico incidente di auto.

Dopo la morte del suo Maestro e di altri suoi valorosi compagni, il maestro Cuspinera divulgò nel mondo le arti marziali e la difesa personale attraverso il Kansen Ryu (Scuola del Perfezionamento Continuo), fondò l’Acyam (Asociacion Cultural Internacional Artes Marciales y Sport de Combate) e la Welcam (World Earth Life Confederation of Martial Arts).

In Europa e nel Mondo  ha aperto diverse delegazioni tra cui in Italia con il suo delegato referente il Maestro Anthony de Santos Alche, che oltre ad essere il Delegato Italiano, ha anche la responsabilità dell’Europa.


Proprio per la sua diffusione, saggezza e conoscenza delle arti marziali e difesa personale, ha ricevuto nel 2014 il riconoscimento oltre che come miglior maestro del mondo, in Usa anche il riconoscimento mondiale dall’Acyam e della Welcam.

(fonte: Onore a chi merita onore – Omaggio Al Grande Maestro Cubano Pablo Silvente Laffita  –  ed. Ulixes Quaderni Tecnici)

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