Mondiali di Sci – Italsci sul podio. Sorpresa Luca De Aliprandini
Il Generale Zafarana, si è congratulato con il Finanziere
Roma, 19 febbraio 2021 – Seconda medaglia azzurra ai Mondiali di sci di Cortina, dopo quella di Marta Bassino.
A conquistare la medaglia d’argento è stato uno sciatore praticamente sconosciuto fuori dell’ambiente sportivo sciistico.
A far più sensazione è il fatto che questo finanziere di Cles, capitale della Val di Non trentina, per di più, non è un promettente giovane talento atteso da tempo alla prova.
Luca De Aliprandini è, invece, uno sciatore alpino da anni in circolazione senza molto spolvero. Un autentico veterano che non molla.
Promettente juniores; agonisticamente in campo nazionale era salito sullo scalino
(non maggiore) del podio dello Slalom Gigante in un paio di circostanze.
Inserito due volte nella squadra olimpica, il miglior risultato è stato a Soci nei Giochi del 2014, undicesimo, sempre nel Gigante.
In Corea, uscì nella seconda manche. Altra musica per lui quella dei Mondiali di Cortina, vicina di Casa.
Prima sfiora il podio con il quinto posto nello slalom parallelo. Poi addirittura conquista oggi l’argento.
Imprese da campione che almeno nello slalom non si ritrovano dai tempi d’oro di Gustav Thoeni, Pierino Gros ed Alberto Tomba.
Altrimenti occorre aspettare i discesisti, prima Ghedina , poi Paris & C, comunque, stiamo parlando di campioni con tutta una carriera da campioni da juniores a veterani.
Invece, il giovane trentino della Val di Non , cresciuto fra le mele Golden e le nevi di Andalo, quello odierno è stato il primo successo in assoluto.
Conseguito ad oltre 30 anni (1 settembre 1990). Era dal 2013 che un Italiano (Manfred Moegg) non saliva sul podio mondiale dello Slalom Gigante.
Non è stato un colpo di fortuna o del caso.
È stata una competizione al massimo livello. Con lo squadrone francese capeggiato dall’imbattuto Alexis Pinturault e da Mathieu Faivre.
Il primo ha messo subito tutti in riga nella prima discesa infliggendo divari abbondantente sopra il secondo.
Al suo momento, Luca, forza subito l’azione, ma sbanda ed al primo intertempo si ritrova già sopra al secondo assieme a tutti gli altri.
Da quel momento in poi, però, mostra di averne di più; recupera sul francese ed anche su tutti gli altri.
Sul traguardo della prima manche si ritrova secondo e distanziato 0.40″; il tedesco Schmid è a 0.56″. Tutti gli altri lontanissimi.
Nella seconda manche succede di tutto. Le uscite si sprecano. Il francese Faivre compie una discesa spettacolosa con un tempo finale irraggiungibile.
Quando, per penultimo, tocca a De Aliprandini, il finanzziere trentino sa che difendendo il tempo della prima manche, può salire sul podio per la prima volta nella sua vita..
Con sapienza gestisce il suo vantaggio iniziale su Faivre di 1O,16″.
Al primo intertempo, Faivre passa in vantaggio che sul traguardo diventano 56, medaglia di bronzo, ormai garantita.
Manca solo la discesa di chi teoricamente ha già vinto, Pinturault.
Ed invece il francese, mai dire mai, parte per dimostrare di essere più forte anche nella seconda manche ma inforca e finisce subito fuori.
L’Appuntato Luca De Aliprandini è medaglia di argento. È un campione consacrato, meritandosi appieno le congratulazioni del Generale Giuseppe Zafarana, Comandante Generale della Guardia di Finanza
De Aliprandini se lo merita. Campione nonostante non disponga di un fisico da superman. Sfiora appena il metro e settanta.
Ma lo sport non è fatto di solo fisico, ma anche di testa e soprattutto di volontà, di applicazione.
Di freschezza muscolare , ma anche da tanta saggezza nell’amministrare l’esperienza.
Ed allora l’età non è un limite ma una risorsa da sfruttare.
Una lezione che – proprio in questi giorni che precedono la terza sfida azzurra nel Rugby Sei Nazioni contro l’Irlanda a Roma -, dovrebbe tener di conto il responsabile tecnico nel ringiovanire a vanvera la squadra.
Dalla neve di Cortina al mare di Auckland
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Chi arriva prima a 7, affronterà New Zealanda Team.
Luna Rossa di Bertelli ha sventato il tentativo di allungare i tempi della Coppa Prada con la scusa che il Lockdown di 3 giorni – decretato in Nuova Zelanda per tre casi (nella stessa famiglia) di Covid 19 – avrebbe impedito l’afflusso degli spettatori.