Lockdown
È come nebbia il vuoto,
dove pare toccarti l’abisso.
Scivola tra le dita una corona,
nenie di preghiere tra i palpiti,
all’angolo dei giorni.
Quell’ignoto timore
è un altro strano fiato
di vita che rimbomba.
È irreale stare così soli,
là rintanati nelle nostre tane,
dietro porte d’inerte attesa,
a misurare la cadenza dei passi
di una falsa morte,
che ti alita addosso
e non svanisce.
©GabriellaTomasino©DirittiRiservati©