Estero

Sydney – ostaggi nella cioccolateria. Blitz della polizia. Sequestratore ucciso. Ferito un Poliziotto

Morti anche due ostaggi, sei i feriti gravi

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Sydney, 15 dicembre – Con un blitz, la Polizia australiana ha fatto irruzione nella cioccolateria ‘Lindt’ in Martin Place, dove da ieri un uomo teneva in ostaggio circa 50 persone.

L’irruzione è avvenuta dopo che prima tre e poi due ostaggi, erano riusciti a fuggire.

Nel corso della sparatoria, sono rimasti uccisi il sequestratore e due ostaggi, mentre altri sei sono i feriti  in condizioni definite gravi.

Un robot antibomba, manovrato dagli artificieri, è in azione nel caffè a caccia di possibili ordigni.
Il sequestratore è un uomo 50enne, di origini iraniane, che al suo arrivo in Australia, ha cambiato il suo cognome in Man Haron Monis, facendosi chiamare imam. L’uomo era “già noto alle forze di sicurezza per aver scritto lettere minacciose alle famiglie dei soldati australiani uccisi” in Afghanistan ma anche sospettato dell’omicidio della moglie, uccisa a coltellate lo scorso anno nonchè denunciato per violenze sessuali su decine di sue seguaci.
Il Capo della Polizia di Sydney, Andrew Scipione, nel tranquillizzare la popolazione dicendo  che si e trattato di un episodio isolato,  rispondendo alle domande in conferenza stampa, ha detto che la decisione di intervenire non è stata facile; che l’intervento è stato deciso in base ad alcuni elementi che hanno fatto ritenere  fosse il momento giusto  e che l’intervento degli agenti ha salvato la vita a molte persone, agenti che vanno ringraziati per quello che hanno fatto, rischiando la vita per salvare gli ostaggi.

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