Quella luce blu che interferisce con il nostro sonno
La luce ad onde corte emessa dai dispositivi elettronici interferisce sui ritmi circadiani
Leggere prima di andare a dormire, un’abitudine condivisa da molti e che effettivamente può aiutare a conciliare un sonno più immediato e riposato. Attenti, però, a scegliere lo strumento migliore per le vostre letture perchè, se da una parte il libro riesce ancora ad assolvere alla sua funzione di “sonnifero”, i nuovi dispositivi elettronici sembrano, invece, disturbare i vostri comportamenti notturni andando ad alterare i ritmi naturali di sonno e veglia.
La colpa, secondo uno studio condotto dal Brigham and Women’s Hospital di Boston e pubblicato sulla rivista scientifica PNAS, è della luce che viene emessa dal dispositivo (tablet, ebook, e-reader che sia) e che influenza la risposta di adattamento del vostro organismo alle fasi di giorno e notte. Una sperimentazione condotta su alcuni soggetti, e della durata di 14 giorni, ha messo a confronto i comportamenti di sonno di un individuo che sceglie una lettura su un ebook con quelli di un soggetto che preferisce una lettura più tradizionale su libro. Dalle analisi condotte è emerso che i volontari della ricerca che avevano letto con l’ausilio di dispositivi elettronici impiegavano più tempo ad addormentarsi di sera, presentavano una minore sonnolenza e risultavano molto meno svegli al mattino rispetto al gruppo che aveva scelto di leggere con dei libri tradizionali. Secondo i ricercatori il cambiamento che avviene nei ritmi circadiani degli individui coinvolti da una lettura “moderna” è dovuto alla luce ad onde corte, o anche luce blu, che viene emessa dagli strumenti elettronici con i quali decidiamo di farci compagnia prima di andare a letto.
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