Roma, 19 gennaio 2022 – Le cronache dello sport sono, anche questo mercoledì, dedicate alla vicenda dell’errore dell’Arbitro Marco Serra che ha sconvolto in testa e coda le sorti della Serie A di calcio.
Il Palazzo Arbitrale, dopo aver chiesto scusa al Milan nella stessa serata di giovedì sera ed aver annunciato sanzioni per il fischietto (troppo zelante) torinese, lo ha designato Var di Sassuolo-Cagliari di Coppa Italia.
Insomma, ha fatto quadrato attorno all’arbitro per tranquillizzare tutta la categoria.
Ironia della sorte la più plateale papera mai presa da un arbitro arriva proprio pochi giorni dopo che www.attualità.it aveva elogiato il movimento arbitrale calcistico per l’ottima gestione del VAR, la moviola in campo.
Si prendeva atto che questa novità era ormai rodata e che l’intero mondo calcistico se ne giovava, giocatori e pubblico compresi.
Era ormai un fatto acquisito come si poteva ancora arguire dalle vicende delle due partite di Coppa Italia, Roma-Juventus ed Inter-Lazio.
I due arbitri, Massa all’Olimpico di Roma e Pairetto a San Siro, avevano più volte modificato le proprie decisioni con la collaborazione dei rispettivi Var.
Addirittura Luca Pairetto, dopo lunga pausa e dialogo con il Var, si era rimangiato il cartellino rosso a Radu modificandolo con due gialli a due diversi giocatori della Lazio.
Ciò a sottolineare che il Sistema consente di risolvere le problematiche anche a cose perfettamente fatte.
Questo non è successo a Milano. Perchè?
Perchè il sistema non è evidentemente rodato a pieno. Non si è ancora giunti a “Il calcio al tempo del VAR”.
Non esiste ancora una sorta di “protocollo” comune per un evento affidato alla gestione di 6 soggetti: Arbitro, 2 Guardalinee, Quarto uomo, Var e Co-Var.
Con eccesso forse di ottimismo, venne allora così sottolineato, riferendosi in particolare a Luca Pairetto, figlio d’arte, elogiandone il comportamento.
Pairetto, ha riveduto e corretto le proprie decisioni in piena tranquillità, anche in un caso di sanzioni disciplinari condividendo il proprio operato con quello del VAR.
Il trentanovene Marco Serra al 92′, nella foga di dimostrare di controllare la situazione, non ha avuto l’umiltà di lasciare continuare l’azione di Messias in atto per offrire al Milan una punizione dal limite…
Pairetto, anche lui torinese, non lo avrebbe mai fatto!
Per lui ormai è protocollo dare il vantaggio. Non importa quanto lungo. Fra l’altro si tratta di situazioni spettacolari, di suspense.
Evidentemente i suggerimenti dati dal “Palazzo” agli arbitri, rispetto questa tecnica operativa, non hanno ancora raggiunto tutta la nidiata arbitrale.
Di positivo in questo sintomatico episodio, oltre alla risposta sportiva del mondo rossonero, c’è che le partite di sicuro non dureranno 90 minuti più spiccioli. Ma si andrà spesso oltre i 100.
Non dispiacerà a nessuno.