Serie A. Berlusconi: “L’ipotesi che io venda il Milan è senza fondamento”
Il presidente rossonero smentisce le voci delle ultime ore. Lazio-Milan di sabato diventa fondamentale per Inzaghi. Se perde potrebbe essere sostituito con Tassotti e Panucci.
Roma, 21 gennaio – Il Milan, ottavo in classifica e a sette punti di distanza dalle terze Napoli e Sampdoria, sabato sera è atteso dall’importante sfida in casa della Lazio.
Uno snodo cruciale per il suo campionato, tanto che, se dovesse andar male, l’aggancio del terzo posto diventerebbe davvero utopistico, con notevoli ripercussioni dannose sul piano economico. Un altro anno senzala Champions, infatti, per il club significherebbe una perdita di altri 50 milioni di euro tra diritti tv, premi e sponsorizzazioni, da aggiungere ai 50 già andati in fumo nella stagione in corso. Troppo anche per uno come Berlusconi, che da anni vede il bilancio del Milan in passivo e non riesce più a sostenerlo finanziariamente come vorrebbe. Senza ricordare che, dal 1986 ad oggi, nelle casse rossonere ha versato circa 650 milioni di euro. Anche per questo negli ultimi tempi la figlia Barbara si è mossa moltissimo per trovare investitori stranieri, ma nessuno sembra veramente intenzionato a co-partecipare alla vicende del club.
Ecco dunque tornare a galla le voci di una possibile cessione della società. Voci smentite oggi stesso da Silvio Berlusconi con una dichiarazione rilasciata all’Ansa: “Nonostante le numerose smentite, tornano a circolare, in maniera ricorrente, indiscrezioni su un’eventuale vendita del Milan. Il Presidente Silvio Berlusconi ribadisce, ancora una volta, che si tratta di ipotesi prive di fondamento”.
Tutti concentrati sulla partita di sabato all’Olimpico, dunque, che è diventata la prova del nove anche per Pippo Inzaghi. Tanto che si vocifera, che nel caso in cui arrivi un’altra sconfitta, la sua panchina salterebbe e al suo posto verrebbe chiamato uno tra il vice Tassotti e l’ex gloria rossonera Panucci.