Undici arresti nella Capitale: tutti stranieri – un tunisino, due algerini, un bosniaco, un nigeriano e 6 sudamericane
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Roma, 26 gennaio –Stazione Termini– I Carabinieri del Nucleo Scalo Termini, nell’effettuare un servizio preventivo, sorprendevano un 42enne cittadino tunisino, con precedenti, il quale avendo trovato un giaciglio di fortuna insieme ad altri senzatetto sotto il tunnel “Cappellini” della Stazione Termini ove trascorrere la notte, con una lametta da barba aveva tagliato la tasca della giacca del suo vicino che stava dormendo, per sfilargli il telefono cellulare. I militari dell’Arma, notata la scena, hanno proceduto all’arresto del ladro trattenendolo in camera di sicurezza in attesa del processo con rito direttissimo.
Sul tram, in Viale Trastevere, unagente della Polizia di Stato libero dal servizio, alla fermata del mezzo, notava un uomo che, senza apparente motivo, impediva ad un anziano di salire a bordo del tram. Osservando la scena, si accorgeva che dl basso, un altro uomo toccava alla tasca del cappotto l’ignaro utente. L’agente di qualificava, bloccando il passeggero a bordo. Su richiesta, l’anziano confermava che gli era stato asportato il portafoglio. Affidando ad un passeggero il fermato, l’agente scendeva velocemente rincorrendo il ladro e riuscendo a raggiungerlo poco lontano, recuperando poi il portafoglio che l’uomo aveva gettato durante la fuga. Con l’ausilio di altro personale, nel frattempo intervento, accompagnava i due al Commissariato di Monteverde, ove venivano identificati per T.M. e S.R., algerini, rispettivamente di 45 e 64 anni, con vari precedenti di Polizia, arrestandoli per “furto aggravato”. Gli algerini avevano seguito la vittima dopo avergli visto estrarre il portafoglio per pagare delle sigarette.
A Tor Vergatai Carabinieri hanno arrestato un cittadino nigeriano, di 22 anni, con precedenti, nella Capitale senza fissa dimora, sorpreso a rovistare all’interno di due autovetture in sosta in via Ponte delle Settemiglia. Il giovane, che aveva forzato le serrature dei veicoli con uno stiletto, dopo essere stato bloccato con la refurtiva ancora in tasca – smartphone, occhiali da sole e varie monete – nel tentativo di scampare all’arresto, ha aggredito i Carabinieri e, nelle concitate fasi dell’arresto, ha improvvisamente ingoiato qualcosa che teneva stretto in una mano e che si era rifiutato di consegnare.Accompagnato al pronto soccorso del Policlinico “Tor Vergata” e sottoposto ad esami radiografici all’addome, immaginando che si potesse trattare di un ovulo di droga, grande la sorpresa dei Carabinieri quando il personale sanitario ha comunicato che si trattava invece di un corpo estraneo metallico che si era posizionato in corrispondenza del colon.È stato poi accertato trattarsi del nottolino di una delle serrature delle portiere delle autovetture che aveva poco prima forzato. Liberato dall’oggetto e dimesso dall’ospedale, il 22enne è stato portato nel carcere di Regina Coeli, in attesa del rito di convalida.
A Fiumicinoinvece, mentre una pattuglia della Polizia di Stato stava transitando nei pressi di Via della Scafa, su segnalazione di un cittadino, hanno percorso una stradina sterrata, lontana dal traffico cittadino, sorprendendo un uomo che sgattaiolava fuori da una roulotte posizionata all’interno di un terreno recintato, con al seguito un grosso sacco della spazzatura. Fermato, all’interno del sacco venivano rinvenuti dei cavi elettrici unipolari per una lunghezza totale di 50 metri, del valore di circa 250 euro che l’uomo aveva appena rubato. Sia la recinzione del terreno che la porta d’ingresso della roulotte sono poi risultati danneggiati. Il fermato veniva identificato per H.M., cittadino bosniaco di 50 anni, già in possesso di numerosi precedenti di Polizia. Arrestato, dovrà rispondere del reato di furto aggravato.
In via Mattia Battistini, su segnalazione giunta al pronto intervento “112”, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato 6 donne, tutte di nazionalità sudamericana, di età comprese tra i 28 e i 40 anni, con le accuse di rissa aggravata, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.Le donne, tutte regolari sul territorio dello Stato e incensurate, per futili motivi, hanno acceso un’animata discussione che è degenerata in breve tempo. A dividere le contendenti, dopo che si erano scambiate vari calci e pugni, sono arrivati i Carabinieri del Nucleo Radiomobile che, peraltro, non hanno avuto vita facile: infatti, alla vista dei militari, invece di calmarsi, si sono scatenate contro i militari dell’Arma. Le sei donne, prima di essere portate in caserma, sono state medicate al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo, da cui sono state tutte dimesse con un massimo di 3 giorni di prognosi per contusioni varie.