Rugby. Il ct azzurro Brunel: ”Sei Nazioni importante in vista Mondiali”
Il presidente della Fir Gavazzi aggiunge: “In casa 3 match su 5, giusto sognare 3 vittorie”
Roma, 29 gennaio – Il Sei Nazioni 2015 è alle porte e l’Italia di Brunel cercherà di sfruttare il calendario per portare a casa il massimo risultato possibile. Quest’anno, infatti, gli azzurri giocheranno tre gare su cinque in casa. “Certo non possiamo dire, in questo momento, che l’Italia può vincere il Sei Nazioni – dice Brunel – Magari, dopo una o due partite vediamo come stiamo messi. Chissà.”.
L’Italrugby esordirà in casa contro l’Irlanda sabato 7 febbraio, ma il ct, Jacques Brunel non si sbilancia. “Quando sono arrivato qui ho detto che in 3-4 anni mi sarebbe piaciuto poter dire a gennaio, prima del torneo, “chissà se l’Italia può vincere”. In questo momento non posso dirlo. Giochiamo tre partite in casa? Sarebbe un vantaggio giocare 20 contro 15” scherza.
Questa edizione del Sei Nazioni sarà anche un ottimo banco di prova in vista dei Mondiali che si disputeranno in Inghilterra e Galles a settembre. “E’ importante perché precede di pochi mesi i prossimi Mondiali, affrontiamo Irlanda e Francia che sono inserite nel nostro girone alla World Cup – spiega il ct – Il mio lavoro è inserito in un ciclo, quindi quello che succede durante il torneo non incide sul mio futuro”.
Alle parole di Brunel si aggiungono quelle del presidente della FIR Alfredo Gavazzi: “Sono sicuro che la squadra vuole vincere, che i ragazzi hanno lavorato tanto con lo staff per far sì che arrivino i risultati. Non faccio pronostici, perché ogni anno c’è una sorpresa, giornata dopo giornata, si sviluppa chi sarà il primo. All’interno delle sorprese, l’Italia stessa può essere una sorpresa: lo auguro ai ragazzi, allo staff e al rugby italiano. Sono 16 anni che siamo in questo grande torneo – continua il n. 1 della Federugby -, si accendono le luci su di noi da oggi fino alla fine di marzo il rugby avrà un’attenzione particolare da parte di tutti i media. Il Sei Nazioni è un torneo importante. Quest’edizione del torneo è particolarmente importante perché fa da apripista in vista dei Mondiali di settembre. Possiamo sognare? E’ legittimo sognare tre vittorie – conclude Gavazzi – giochiamo in casa tre match su cinque, ma scendere in campo davanti al nostro pubblico non è comunque garanzia di successo”.