Ritratto di artista. Ada Gentile e lo spirito dei tempi
Il 2 Marzo, alle ore 18, a Roma, all’Auditorio Ennio Morricone di Tor Vergata
Roma, 1 marzo – Ada Gentile valica i confini dei generi. Una delle nostre glorie musicali, prolifica e sensibile compositrice italiana che esporta nel mondo l’alta qualità di una tradizione di musicisti che sembra essersi appannata negli ultimi decenni, Ada Gentile prosegue la sua costruzione musicale che ha due caratteristiche principali: la coerenza nello stile, connubio di attualità e innovazione, di radici che si infiltrano e penetrano nel terreno classico della grande arte italiana e quelle linee più attuali che sono il frutto di una maturazione estetica che si lascia permeare dalle correnti nuove per poi tornare dopo una elaborazione tutta personale ad incanalarsi in un linguaggio che è suo, specifico, che per un artista rappresenta il momento cruciale della propria crescita. Possedere un linguaggio significa infatti prima di tutto accedere alla riconoscibilità.
Dall’altra, Ada non si lascia chiudere nelle strettoie dei generi, anzi ama le contaminazioni. Perciò la sua arte gioca sui piani della cosiddetta “musica leggera” ed ecco “Ho scritto una canzone” che il 12 e il 14 Marzo, saranno proposte nell’ambito della rassegna “Women in Music” a Paramus (New Jersey) ed a New York, dal duo formato da Linda Marcel (pianoforte) e Natalia Benedetti (clarinetto).
Il 2 Marzo, alle ore 18, a Roma, all’Auditorio Ennio Morricone di Tor Vergata, verrà eseguita in 1° assoluta l’opera “REPMANIA”, per coro femminile, su testo di Ivana Manni affidata al Coro “Claudio Casini” dell’Università di Tor Vergata diretto da Stefano Cucci. Nello stesso concerto, organizzato dall’Associazione “Roma Sinfonietta”, il pianista Fabio Silvestro eseguirà altri due brani della Gentile dal titolo “Preludio per pianoforte” e “Piccolo studio da concerto”, perché la compositrice negli anni ha arricchito con molti brani la letteratura per lo strumento con il quale compone, il pianoforte.
Inesausta di curiosità, la Gentile si lascia attrarre anche da strumenti insoliti; si avvicina al mondo delle strip americane e se ne lascia suggestionare, accoglie con amorevole compiacimento temi più comici e umoristici. (Il suo “Notti di gatto” è uno dei numerosi esempi), o ancora scopre in sé motivazioni mistiche e religiose e le adatta ad un bisogno che si avverte incontenibile di introdurre nelle sue composizioni pregnanti tematiche civili.
Ecco, dunque, che tutta una linea tematica-compositiva si rivolge alla pace, un’esigenza che si inquadra nello spirito dei tempi di cui la compositrice sa cogliere sempre l’essenza. Al riguardo, il 28 Marzo, al Teatro V.Basso di Ascoli Piceno, si terrà un “Concerto per la Pace” affidato ai Cori “Ars Nova” di Roma, “La Corolla” di Ascoli Piceno e “Città di Piero” di Sansepolcro, con la direzione del M.o Vincenzo Di Benedetto che si esibiranno sul tessuto musicale dell’Orchestra Giovanile di Roma, di cui la compositrice è presidente onorario. Questa giovane formazione, nata all’interno della Fondazione Arts Academy. vi ha svolto la propria attività dal 2001 al 2009. Poi,dal luglio 2009 si è costituita in Associazione indipendente. L’organico di base è formato dalla sezione archi (violini, viole violoncelli e contrabbassi), dalla sezione fiati (flauti, oboi, clarinetti, fagotti, corni, trombe, tromboni) e dalla sezione percussioni. A seconda del repertorio eseguito sono presenti strumenti a tastiera quali pianoforte e clavicembalo. L’orchestra, fin dai primissimi esordi, ha effettuato numerosi concerti ed ha partecipato a prestigiose manifestazioni
Nel concerto ascolano verrà eseguita l’opera “Un’ansia di pace” di Ada Gentile, per grande orchestra, coro e voce recitante e brani tratti dal “Requiem” di W.A.Mozart. La voce recitante sarà quella di Alessandro Quasimodo, figlio del Premio Nobel Salvatore, di cui sono stati scelti alcuni versi tessuti insieme ad altri della poetessa ascolana Ivana Manni.
L’opera è scandita in tre momenti che illustrano i versi: Nella memoria un giorno, Nuda voce, t’ascolto. In me si fa sera.