I manifesti di Marino. “Parole, Parole, Parole” cantava Mina nel 1971
Il Primo Cittadino della Capitale ne rimase talmente incantato da incarnarla
Roma, 30 marzo – Con la pioggia, nemmeno troppo intensa, della scorsa settimana, si sono aperte numerose buche apertesi in via della Bufalotta nei pressi dell’isola ecologica Ama e sulle strade di accesso al viadotto dei Presidenti in zona Serpentara.
Questo ha provocato numerose e profonde buche che, finendoci dentro, hanno causato decine di gomme di auto e moto spaccate rischiando pericolosi incidenti stradali e facendo perdere tempo agli utenti costretti a fermarsi per sostituire (le auto…) la ruota spaccata. Ma ha richiamato alla memoria, a chi vuole ricordare, uno dei manifesti elettorali che convinsero i romani a eleggere l’attuale sindaco di Roma Ignazio Marino, nelle consultazioni del 2013: si leggeva “LIBERIAMO ROMA DA BUCHE E TRAFFICO”.
Quel manifesto, a sua volta, ci ha riportato alla mente una bellissima vecchia canzone cantata dalla grande Mina in coppia con Alberto Lupo, che diceva “Parole, parole, parole…”
Forse quel vocabolo è rimasto talmente impresso nella mente del Primo Cittadino della Capitale che ne ha fatto il suo simbolo. “Parole, parole, parole…”
Inutile aggiungere altro.