Spettacolo

La freccia nera.

Uno dei teleromanzi più visti nelle varie produzioni Rai.

Roma, 22 dicembre 2023.

 

La ricorrenza.

E’ ancora una ricorrenza di 55 anni fa, oggi, l’uscita di una serie televisiva: La freccia nera, prodotta dalla Rai e diretta da Anton Giulio Majano.

La storia.

Lo sceneggiato è un adattamento dal romanzo omonimo di Robert Louis Stevenson, famoso per alcuni classici come L’isola del tesoro e Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde.

La storia è sviluppata in sette puntate e ambientata tra il 1455 e il 1485 in Inghilterra dove divampa una lotta sanguinosa tra le dinastie dei Lancaster e degli York; la Guerra delle Due Rose.

Intrighi, tradimenti, vendette, continue battaglie, frecce che sibilano, sullo sfondo di una storia d’amore tra i due protagonisti.

Dick Shelton e Joan Sedley sono i due giovani protagonisti, Dick pupillo di Sir Daniel Brackley che lo ha preso sotto la sua tutela dopo la morte del padre Harry Shelton.

Joan invece è in fuga da Sir Daniel, che la perseguita, ed incontra nella foresta Dick fingendosi un maschio di nome John.

Dick, ignaro della situazione di John/Joan, l’aiuta a non cadere prigioniera e nel loro cammino s’imbattono nell’accampamento delle Frecce Nere non facendosi scoprire.

I due giovani rimangono nascosti ed osservano l’arrivo nel rifugio del capo dei ribelli, Ellis Duckworth, che racconta ai propri compagni come le ultime azioni delle Frecce abbiamo creato scompiglio contro gli accoliti di Sir Daniel.

Ellis rivela poi che Harry Shelton è stato ucciso da Sir Daniel e che per questo sarà vendicato.

Dick sente con orrore la tragica verità e si fa catturare dalle Frecce, insieme a John/Joan, rivelando loro la sua identità.

Ben presto Dick si unisce ai ribelli, forte anche della testimonianza di Ellis Duckworth a cui Sir Daniel ha massacrato la famiglia, covando la vendetta.

Nel frattempo Sir Daniel, insieme ai suoi complici Sir Olivier e Bennet Hatch, ha in mano Joan che si rivela a Dick innamorandosene, altrettanto ricambiata.

Vari accadimenti si susseguono con Sir Daniel che organizza il matrimonio di Joan con il conte Shoreby, con lo scopo di attrarre potere e sostanze dalle facoltà del lord.

Dick, ormai perfettamente integrato con le Frecce, cerca di liberare Joan prigioniera in una proprietà di Shoreby.

In uno scontro tra alcune Frecce e soldati di York, Dick conosce il capo di costoro, Lord Foxham, che risulta essere il tutore di Joan.

Messo al corrente della situazione Foxham consegna a Dick un messaggio, contenente informazioni sul nemico, da recapitare al duca di Gloucester capo della casa di York.

La situazione scotta e Sir Daniel anticipa il più possibile il matrimonio combinato di Joan ed il suo aumentato cinismo crea forti sensi di colpa nei suoi sodali Sir Olivier e Bennet Hatch.

Nel castello di Shoreby è tutto pronto con un imponente spiegamento di forze a tutela della cerimonia, tuttavia un’improvvisa irruzione di Ellis Duckworth, che uccide lo sposo, rimanda i piani di Sir Daniel.

Dick nel frattempo incontra e salva la vita al duca di Gloucester che, ricevuto il messaggio, punta verso la conquista del castello di Shoreby.

L’assalto finale è propizio al duca di Gloucester, e a lord Foxham, che così sconfiggono i Lancaster in una battaglia decisiva per le sorti dell’Inghilterra.

Sir Daniel fugge, con Joan in ostaggio, ma nulla può contro la determinazione ed il senso di vendetta di Dick e con l’aiuto di Ellis Duckworth viene giustiziato, ucciso con una freccia nera.

Curiosità.

La Rai monopolista dell’epoca proponeva teleromanzi e sceneggiati che ebbero molto successo ed ovvi indici d’ascolto, valutati in milioni di telespettatori.

Nello stesso anno la Rai presentò “Le mie prigioni”, “Odissea”, Cristoforo Colombo” e “Sherlock Holmes”, con La freccia nera che arrivò a sfiorare il gradimento di Canzonissima con quasi 20 milioni di telespettatori.

Come già riportato diretto e sceneggiato da un maestro dei teleromanzi dell’epoca, Anton Giulio Majano, la serie ha avuto anche un accompagnamento musicale composto da Riz Ortolani.

La sigla finale, cantata da Leonardo e coro, scritta da Sandro Tuminelli, è una ballata che diventò subito orecchiabile:

< La freccia nera fischiando si scaglia è la sporca canaglia che il saluto ti dà; vieni fratello è questa la gente che val meno di niente perché niente non ha…>.

Protagonisti.

Più di sessanta interpreti, al di là dei generici, hanno preso parte alle sette puntate della serie con alcuni attori della miglior tradizione artistica nazionale.

Arnoldo Foà, impareggiabile, cinico, nel ruolo di Sir Daniel, Glauco Onorato, il capo delle frecce nere, Tino Bianchi e Leonardo Severini, ottimi interpreti teatrali, nelle parti rispettivamente di Sir Olivier e Bennet Hatch.

Alberto Terrani, il viscido lord Shoreby, Franco Mezzera, lord Foxham, Gianni Musy, uno dei fidi di Ellis Duckworth.

Infine i due giovani protagonisti, Loretta Goggi, Joan/John, e Aldo Reggiani, Dick Shelton, consacrati ad una popolarità quasi immortale.

Per chiosare diciamo che per il periodo La freccia nera è come se avesse rappresentato, per le nostre platee, un vecchio western americano con l’inevitabile trionfo dei buoni, i cow-boy, contro i cattivi, gli indiani.

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