Oblìo
Ho tagliato i ricordi
rabbiosi e scellerati
di quel fuoco inquieto di te,
che mi consumava anche l’aria
e che ho calpestato
tra lunghe notti.
E ora che fuggo nell’urlo
e nel primo silenzio,
perdóno finalmente il mio cuore,
il mio nome e la mia stella.