Racconti di sport. Un giorno particolare
Nella storia della Roma il 17 giugno è un giorno davvero speciale. Scopriamo perché.
Roma, 17 giugno – Nella vita di una persona come in quella di una squadra di calcio ci sono date indimenticabili. Per la Roma una di queste è il 17 giugno. In questo giorno, con Capello in panchina e Franco Sensi presidente, nel 2001 ha vinto il suo ultimo scudetto battendo 3-1 il Parma all’Olimpico con i gol di Totti, Montella e Batistuta, i suoi tre alfieri paragonabili, perché no, a quelli del Barcellona di oggi: Messi-Neymar-Suarez.
Ma in questo giorno, del 1951, è nato anche il motto leggendario che da sempre accompagna la squadra giallorossa: “La Roma non si discute, si ama”. Ad inventarlo fu il grande attore Renato Rascel appena venne a sapere della retrocessione in B della sua squadra del cuore, l’unica della storia giallorossa. Quel pomeriggio, il 17 giugno 1951, appunto, Rascel era impegnato in uno spettacolo al Teatro Sistina e quando sul palco ricevette la notizia della discesa tra i cadetti dei suoi beniamini interruppe lo spettacolo per annunciare: “La Roma è in B, ma la Roma non si discute, si ama”. Quelle parole, dettate dalla passione sincera e disinteressata che aveva per la sua squadra, diventarono presto il motto dell’intera tifoseria giallorossa.
Per questo la società attuale ha voluto che fossero scritte all’interno delle prime maglie fornite dalla Nike, quelle della stagione appena conclusa. Una bella idea che non è servita solo a rendere un grande omaggio alla Roma intesa come squadra, ma anche e soprattutto a colui che inventò questa frase ormai immortale.