Roma, 2 maggio 2024.
Ci siamo. Scatta sabato 4 maggio il 107° Giro d’Italia attesissimo per avere al via, come prima volta, lo sloveno Tadej Pogacar.
Ventuno tappe, 3.400 km. totali, sei arrivi in salita, due cronometro e due giorni di riposo, il 13 e il 20 maggio.
La prima tappa, Venaria Reale-Torino, è un doveroso omaggio alla squadra di calcio del Grande Torino per i 75 anni dalla tragedia di Superga, come del resto il disegno della maglia rosa simbolo del primato.
Al via 22 squadre e 176 corridori che verranno presentati oggi al Parco del Valentino in una cerimonia che avrà inizio alle 20,30.
Un Giro disegnato dagli organizzatori che arriva fino alla Campania, senza nessun transito nel profondo sud e nelle isole.
E’ chiaro che, indipendentemente dal tracciato, la corsa poi la fanno i corridori e la speranza è che quest’anno ci sia maggior combattività rispetto alla scorsa edizione dove, complice anche un tempo non propizio, gli unici sussulti avvennero solo alla penultima frazione nella crono in salita con arrivo a Monte Lussari.
Come detto sei arrivi in salita, con il primo già alla seconda tappa al Santuario di Oropa che evoca struggenti ricordi per l’impresa di Marco Pantani nel 1999 prima della sua esclusione a Madonna di Campiglio.
Cima Coppi quest’anno sarà il Passo dello Stelvio alla penultima tappa, con arrivo poi a Bassano del Grappa.
Le crono le troveremo alla 7° tappa con la Foligno-Perugia di circa 41 km. e alla 14° frazione con arrivo a Desenzano di 31,2 km.
Il gran finale, per il secondo anno consecutivo, sarà il circuito romano di 125 km. con arrivo ai Fori Imperiali domenica 26 maggio.
Come già accennato grande favorito Pogacar, che si è preparato a puntino anche nella prospettiva di provare a fare doppietta con il Tour.
I suoi competitors non sembrano all’altezza dello sloveno, tuttavia il gallese Thomas, il francese Bardet e lo spagnolo Lopez proveranno a fargliela sudare la maglia rosa.
Con curiosità aspettiamo di vedere se due vecchie conoscenze come Quintana, vincitore della rosea nel 2014, e Alaphilippe, iridato nel 2021 e 2022, saranno competitive per il podio.
Molto ambita la maglia ciclamino, simbolo del re dei velocisti, con un ottimo parterre rappresentato dai nostri Milan e Dainese, Ewan, Gaviria e Girmay.
Discorso a parte per Filippo Ganna, che cercherà di avere successo nelle prove contro il tempo, e un paio di giovanotti di belle speranze come Tiberi e Piganzoli.
Aggiornamenti nei due lunedì di riposo e commento finale dopo l’ultima frazione con arrivo a Roma.