La “Musica Svelata” dell’ Accademia Filarmonica Romana
Estate ai giardini tra canti e musiche d’oggi
Roma, 24 giugno – In controtendenza con chi pensa che le stagioni musicali siano invernali, autunnali o tutt’al più primaverili, l’Accademia Filarmonica Romana prepara per l’estate 20 concerti dal respiro internazionale. Questa è infatti una delle caratteristiche delle serate promosse all’aperto negli splendidi giardini alle pendici di Villa Borghese, come nella Sala Casella e nella Sala degli Affreschi, dove l’arte sarà coniugata a tutto tondo con musica, incontri culturali, installazioni, il tutto con il contributo di diversi Paesi venuti a portare contezza delle loro tradizioni artistiche antiche e moderne. Molti infatti hanno aderito all’invito prestigioso, dal Giappone, alla Norvegia, alla Spagna, alla Slovacchia, all’Iran, a Malta, al Portogallo, mentre per la serata di chiusura ci sarà un evento-spettacolo affidato al griot senegalese Badarà Seck e al suo gruppo multietnico di musicisti, cantori e poeti. Il titolo complessivo della rassegna è “Musica Svelata”. Ma la rivelazione non si ferma solo all’Arte, ponendosi come luogo d’incontro per la scoperta e la reciproca conoscenza fra persone di culture diverse, infatti, la rassegna offre anche uno spaccato gastronomico/culinario nel ristorante del giardino “Cucina by Angelina”, fra aperitivi da gustare freschi per combattere il caldo e cene a tema. Sabato 27 giugno, in una serata ad ingresso libero, la Festa d’ inaugurazione portoghese nata per l’impegno assunto dall’Ambasciata e dall’Istituto Camões e il Baltar Cassola Guitar Duo, e il loro progetto “Espelho” che suona trascrizioni per due chitarre. Il concerto sarà preceduto dalla proiezione di una puntata di un programma Rai 5 a cura di Sandro Cappelletto dal titolo “Il bel canto italiano”, girato proprio nella Sala Casella e nella Biblioteca della Filarmonica, dove il celebre soprano Mariella Devia con Antonello Maio al pianoforte ci guiderà all’ascolto di preziose arie da camera belcantistiche.
L’inaugurazione ufficiale è riservata al 1° luglio con una serata dedicata al Giappone e alla sua misteriosa letteratura. Dalla collaborazione fra l’Accademia Teatro alla Scala e l’Istituto giapponese di cultura è nato un interessantissimo progetto che unisce insieme l’arte compositiva italiana contemporanea con i moduli espressivi del vecchio Giappone. Luca Mosca proporrà due sue composizioni il Dittico Giapponese con “Note del guanciale”, una composizione di 21 pezzi per cinque strumenti omaggio al diario della scrittrice Sei Shōnagon, dama di corte dell’imperatore di fine X secolo e, in prima esecuzione assoluta, “La cortina di gala”, opera su libretto di Pilar Garcia e Ernesto Rubin de Cervin per soprano, baritono e ancora per cinque strumenti, ispirata ad un romanzo che nella cultura nipponica ha lo stesso prestigio di una Divina Commedia, “Genij Monogatari”, della poetessa giapponese Murasaki Shikibu. Nel giardino arredato con istallazioni e sculture, quest’anno di Palmieri, sarà possibile interessarsi anche ad antiche tradizioni orientali come l’arte dell’ikebana e della calligrafia, affidate a tre maestri.
Il 2 luglio con “Il sigaro di Armando” (titolo tratto dal’omonimo libro che raccoglie suoi scritti ) arriva la contemporanea di Donatoni con Berio e Boulez, mentre a chiusura di serata Gli Ottoni Romani proporranno “Fuochi d’Artificio”.
La vocalità straordinario di Frauke Aulbert, regina dell’avanguardia di Amburgo, dalla ricca sfaccettatura della voce, dalla gestualità teatrale insolita e dalla improvvisazione farà da apripista il 3 luglio a Grame Musique, musica elettroacustica del centro di produzione francese.
L’avanguardia cinematografica degli anni 40 e 50, quella stessa interpretata da Maya Deren , statunitense di origine ucraina, è protagonista della serata di sabato 4 luglio assieme alla improvvisazioni X- Traces di Luigi Ceccarelli e del contrabbassista Daniele Roccato.
La performance di Saxatile New Ear Forward e il Trittico del Ritmo dell’ Ensemble Aere Silente si occupano dell’esecuzione della musica contemporanea nei suoi molteplici aspetti, il 6 luglio.
Nel cartellone del festival desta curiosità la serata Iran organizzata dall’ Associazione Donne per la Dignità, Alefba; e Comitato per un centro interculturale a Roma, impegnati in “Arabesque”, ovvero tradizione persiana e ritmi e melodie fusion/jazz del gruppo Pallett Band. Il giorno dopo, l’8 luglio, un concerto dedicato alla musica aleatoria di Stockhausen e ad artisti italiani di oggi supportati dal Trio Bačovské che illustra il repertorio popolare slovacco con strumenti della tradizione come i vari fujara, okarine, armoniche a bocca, cornamuse ed altri ancora.
La Spagna , il 9 luglio, rende omaggio ad uno dei più amati poeti del 900, Federico Garcia Lorca, In programma pagine di De Falla e Jaquín Rodrigo e il “Romancero Gitano” di Castelnuovo-Tedesco.
Gli allievi di Elizabeth Norberg. Schulz, dopo la masterclass su “Il lied e la romanza da camera”, si esibiranno assieme al gruppo maltese “Etnika”. Nel cartellone c’è ancora spazio per Beatlesmania con il Quartetto Pessoa, per gli arrangiamenti di Antonio Di Pofi. A tarda sera invece canti romani e serenate di Rota, Emiliani, Carpi, Rustichelli, Travajoli e balzani.
Finale del Festival con musiche e parole africane il 12 luglio.