Alé Udin, alé Runjaic
Dietro al primo posto dell’Udinese c’è Kosta Runjaic, figlio dell’Europa.
Roma, 17 settembre 2024 – Nel momento in cui la Ursula von der Leyen vara la composizione del governo europeo c’è un figlio dell’Europa che ha portato a sorpresa l’Udinese in vetta alla classifica del campionato italiano da sola dopo tredici anni dall’ultima volta.
È Kosta Runjaic, nato a Vienna, in Austria, ma di nazionalità tedesca e origini jugoslave, come dice lui, visto che ha parenti sparsi in po’ ovunque nella ex Jugoslavia.
Come se non bastasse si è affermato come allenatore in Polonia con il Legia Varsavia, con cui ha vinto la Coppa e la Supercoppa nazionale e, ora, è in odore di consacrazione in Italia alla guida del club che rappresenta una regione e un popolo.
Amante della difesa a tre, fa giocare le sue squadre in modo aggressivo e con grande intensità, per questo vuole giocatori giovani, che sa come valorizzare.
Tutte caratteristiche che ne fanno il tipo giusto per l’Udinese, che è andata a scovarlo (come fa anche con molti dei suoi calciatori) quando da noi erano in pochissimi a conoscerlo.
Al punto che se in estate si chiedeva in giro come si chiamasse o chi fosse il nuovo mister della squadra bianconera molti non sapevano neanche rispondere.
Poi l’inizio dirompente in campionato, con tre vittorie e un pareggio nelle prime quattro giornate e il conseguente primo posto solitario in classifica, ha proiettato lui e l’Udinese al centro delle attenzioni.
Per la felicità dei tifosi friulani, che al grido “alé Udin” hanno cominciato a riassaporare tutto il gusto di tifare per una squadra che l’anno scorso si è salvata solo all’ultima giornata.
E che, come abbiamo scritto, rappresenta un intero popolo, proprio come la lingua che parla. Quel friulano che è considerato tale (e non un dialetto) anche dalle nostre leggi in materia di minoranze linguistiche.
Domenica prossima, alle 18.00, l’Udinese giocherà all’Olimpico contro la Roma, che invece arriva alla partita in piena crisi di risultati.
Rispetto ai pronostici della vigilia del campionato le parti si sono invertite e la gara è diventata molto più difficile per la squadra della Capitale che per quella friulana, che vi arriva con la forza dei nervi distesi.
Foto: RoboReporter