Sarà il popolo greco a decidere del proprio futuro
Roma, 5 luglio – Nessuna comunanza con il capo del governo greco, né alcuna condivisione della sua politica, ma al leader ellenico va riconosciuto il merito di aver consentito al suo popolo di decidere, in modo libero e democratico, sul il proprio futuro.
Il ricorso al referendum riguardante la permanenza o l’uscita della Grecia dall’Euro, si può definire una mossa geniale, perché qualunque sia il risultato, si conosce già il vero vincitore: Alexis Tsipras.
Infatti, se prevale il “si” con l’obbligo impellente di pagare la “montagna” di debiti ai potenti ed insofferenti creditori senza disporre delle risorse necessarie e, quindi, ulteriori tagli agli stipendi degli statali ed alle già misere pensioni delle persone più povere, legittimerà lo stesso leader a sbuffare: “ve lo avevo già detto e ripetuto”.
Qualora, invece, vincesse il “no” con l’implicito ritorno alla vecchia e svalutata “dracme” ed altre grosse difficoltà per l’intero popolo greco, Tsipras potrà sempre dire:”io ve l’ho proposto, ma la decisione ultima è stata vostra”.
E’ pur vero che l’intera Europa sta attraversando la peggiore crisi economica della sua storia, ma la Grecia rischia seriamente il “default” con le banche già in difficoltà tuttora chiuse e che non consentono ai cittadini nemmeno di prelevare i loro risparmi.
Tuttavia, sembra che il primo ministro, nonostante le esternazioni di maniera, ritiene di rimanere al suo posto anche se dovessero prevalere i “si”, convinto, come lascia intendere, di indire nuove elezioni e vincerle con una maggioranza assoluta.
Tra gli osservatori più autorevoli, però, prevale il convincimento secondo il quale, in caso di sconfitta nel referendum, ci sarebbe subito un cambio di governo.
Ancora poche ore e tutti conosceremo non solo i risultati, ma anche le prospettive più attendibili che si aprono per i nostri amici greci.