Berlusconi e Lavitola condannati a tre anni di reclusioneNapoli, 8 luglio – Città pericolosa per Berlusconi, quella di Napoli.
A novembre 1994, da Presidente del Consiglio era a Napoli per presiedere una conferenza internazionale sulla legalità e, dalle colonne del “Corriere della Sera”, apprese di un invito a comparire, trasformato poi per la stampa, in avviso di garanzia.
Oggi, il Tribunale di Napoli, condividendo e facendo propria la tesi accusatoria del Procuratore di Napoli, Giovanni Colangelo, lo ha dichiarato colpevole di “corruzione” nel processo per la compravendita di senatori, in particolare Valter Lavitola, condannandoli entrambi a tre anni di reclusione. Il reato andrà in prescrizione a ottobre 2015 e pertanto non ci sarà nemmeno bisogno del processo di appello…
Le sentenze vengono pronunciate e emesse “nel nome del popolo italiano” e pertanto vanno accettate e rispettate.
Premettendo che non vogliamo certo essere noi a difendere l’ex tutto, in quanto ha legali ben pagati, qualcuno anche con poltrone politiche, da esseri quasi pensanti, una domanda ce la poniamo.
E la esterniamo, senza avere la pretesa che possa essere condivisa (non almeno in pubblico…) …
La storia della seconda Repubblica, quella che vede la scesa in campo politico di Silvio Berlusconi, è costellata di centinaia di parlamentari, molti dei quali addirittura erano illustri sconosciuti persino nello stesso collegio dove sono stati fatti eleggere proprio da lui e che poi lo hanno abbandonato, addirittura schierandosi con l’opposizione e tradendo così il voto del loro elettorato.
Personaggi che quindi, dopo aver fatto il saltino della quaglia, sono in Parlamento senza più rappresentare nessuno.
Nonostante ciò, anche dinanzi ad un esodo biblico, nessuno ha mai ritenuto di aprire un processo penale con il dubbio che costoro possano essere stati corrotti, pagati non con la volgare vile moneta ma a suon di comode e ben remunerate poltrone.
Per uno che invece, dalla sinistra è passato con il Centro Destra, giustamente un processo e due condanne!
Ah, forse, percorrendo la strada da destra sono stati tutti folgorati dalla verità e quindi, tradendo i loro elettori, sono passati a sinistra.
