Cronaca

Modugno: 7 morti per l’esplosione di fabbrica fuochi d’artificio

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Ci sono 10 feriti, 4 in gravi condizioni. Il Procuratore: ‘Ci vorranno 24 ore per poter accedere”

Modugno (Bari) 24 luglio – (ansa) È di sette morti e una decina di feriti, quattro dei quali in gravi condizioni, il bilancio dell’esplosione avvenuta nella fabbrica di fuochi pirotecnici Bruscella, a Modugno. L’area della fabbrica è ancora interessata da piccoli focolai. 

L’impianto si trova poco fuori dell’abitato di Modugno, in direzione di Bitritto, ed è in una zona di campagna circondata da un boschetto che ha preso fuoco in seguito all’esplosione.

Sul posto, oltre alle squadre dei vigili del fuoco al lavoro da terra, sono arrivati anche due Canadair.

Secondo una prima ricostruzione, ad esplodere per primo sarebbe stato un furgone e successivamente la deflagrazione si sarebbe estesa a tutta la fabbrica. L’esplosione che ha devastato la fabbrica  stata avvertita in tutto il paese e anche negli abitati vicini. “Lo spostamento d’aria è stato pazzesco” racconta Mariella, una signora che abita poco distante e che è accorsa a vedere cosa sia successo. “Credevo fosse caduto un elicottero – dice – poi abbiamo pensato fosse crollato un palazzo”. “Ho avvertito tre distinte esplosioni in rapida successione ed ho subito pensato a Bruscella”, racconta Luigi, un ragazzo di 24 anni, “ho amici lì dentro che ci lavorano”.

La fabbrica Bruscella stava lavorando a pieno regime per la preparazione delle feste patronali che si susseguono nei vari paesi in questo periodo. Sembra che nell’edificio vi fossero, al momento dell’esplosione, almeno 14 persone. Sul posto sono arrivati il procuratore di Bari, Giuseppe Volpe, con il sostituto Domenico Minardi, il sindaco di Modugno, Nicola Magrone, e quello della città metropolitana, Antonio Decaro. La zona è stata completamente isolata e interdetta e gli artificieri stanno procedendo ad esplosioni controllate per disinnescare tutto il potenziale esplosivo contenuto nella struttura. Dall’alto due aerei fireboss stanno tentando di spegnere le fiamme che si sono propagate al boschetto vicino. “Ci vorranno almeno 24 ore affinché i vigili del fuoco possano accedere in sicurezza nella struttura, che è crollata”. Lo ha detto il procuratore di Bari,Giuseppe Volpe, che sta facendo un sopralluogo a Modugno dove è esplosa una fabbrica di fuochi di artificio. “Solo allora – aggiunto – si potrà fare un bilancio delle vittime che ad ora appare tragicamente alto”.

LA SITUAZIONE DEI FERITI – Sono una decina le persone rimaste ferite nell’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio Bruscella di Modugno. Cinque feriti sono stati trasportati in diversi ospedali della zona, ma le condizioni di uno di loro sono poi peggiorate e l’uomo è tra le vittime accertate. Lo si è appreso dal coordinamento del 118 di Bari. Al Policlinico sono ricoverati tre feriti, due nel reparto di Rianimazione e uno nel Centro Ustioni con il 40% del corpo interessato dalle bruciature. Altri due feriti, che presentano ustioni profonde diffuse su gran parte del corpo, sono in fase di trasferimento al Centro grandi ustionati dell’ospedale Perrino di Brindisi e al Centro Ustioni di Napoli. Alcune persone rimaste ferite in modo lieve, invece, sono state medicate da personale del 118 nell’area adiacente a quella interessata dalla esplosione.

EVACUATO CAMPO ESTIVO PER BAMBINI – L’esplosione della fabbrica di fuochi di artificio Bruscella è avvenuta a poca distanza da un centro sportivo, lo sporting Club Balsignano, dove si trovavano gli istruttori e una settantina di bambini tra i 5 e i 13 anni impegnati nelle attività dei campi estivi. I piccoli hanno avvertito chiaramente l’esplosione che ha fatto tremare le pareti della struttura e fatto cadere alcuni quadri appesi alle pareti, e qualcuno di loro si è sbucciato un ginocchio cadendo per lo spavento e nella fuga. Nessuno ha riportato però conseguenze gravi. Il centro, ha raccontato il titolare della struttura, Daniele Fortunato, è stato evacuato con bus navetta che hanno portato i bambini in un punto di raccolta sicuro in attesa che i genitori li venissero a prendere.

   

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