Obsolescenza programmata, Windows, iOS, PROPOSTA DI LEGGE
Dalla fine del supporto software alla Proposta di Legge: un'analisi dell'obsolescenza programmata in Windows e iOS e una soluzione per la durabilità attraverso interventi Legislativi incisivi a vario livello per un futuro più sostenibile.

Avendo un iPad praticamente nuovo e potente, ma ormai escluso dagli aggiornamenti, e considerando la sorte simile di altri miei PC non compatibili con Win 11, mi è venuta l’idea di sensibilizzare tutti su questo problema dell’obsolescenza programmata. Tra l’altro, ecco anche una idea di una nuova proposta legge contro la Obsolescenza programmata che speriamo venga raccolta da qualche forza politica e la proponga alla Commissione Europea! Da ricerche vedo che ne era stata già presentata una nel 2018 (Legislatura 18ª – Disegno di legge n. 615 proposto dai senatori CASTALDI, PARAGONE, ANASTASI, VACCARO, CROATTI, LANZI, PUGLIA e GIROTTO), modifiche all’articolo 2 del codice
in materia di diritti dei consumatori, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, e altre disposizioni per il contrasto dell’obsolescenza programmata dei beni di consumo.
L’obsolescenza programmata, un fenomeno insidioso che mina la sostenibilità e frustra i consumatori.
Con l’arrivo della fine del supporto di Windows 10 c’è un grosso problema di incompatibilità di WIN 11 con molti computer che hanno hardware perfettamente funzionante e che in teoria dovrebbero essere buttatati via. Si tratta proprio di obsolescenza programmata sui sistemi operativi per dispositivi elettronici. L’annuncio della fine del supporto per Windows 10 e la prassi di Apple di interrompere gli aggiornamenti per versioni meno recenti di iOS (con l’impossibilità di aggiornare dallo store gli aggiornamenti delle APP) pongono una luce cruda su questa dinamica che andrebbe seriamente presa in considerazione.
OBSOLESCENZA PROGRAMMATA
L’obsolescenza programmata è una strategia industriale e di marketing in cui un prodotto viene deliberatamente progettato e realizzato per avere una durata di vita limitata o per diventare obsoleto dopo un certo periodo di tempo, anche se potrebbe ancora funzionare. L’obiettivo principale di questa pratica è incentivare i consumatori ad acquistare nuovi prodotti con maggiore frequenza, stimolando così le vendite e i profitti delle aziende.
Così milioni di dispositivi perfettamente funzionanti, capaci di svolgere ancora egregiamente le loro funzioni primarie, vengono di fatto relegati all’inutilità a causa della cessazione degli aggiornamenti software.
Questa strategia, che impone la sostituzione forzata di hardware ancora valido dovrebbe sollevare interrogativi etici, economici e ambientali urgenti. Perché non è stato mai fatto nulla?


Ci troviamo di fronte a una situazione in cui l’interruzione del supporto software, pur non implicando un guasto fisico del dispositivo, ne decreta la sua obsolescenza, spingendo i consumatori verso un ciclo di acquisti forzato e alimentando una crescente montagna di rifiuti elettronici.
Proposta di Legge per la Promozione della Durabilità e del Supporto Software a Lungo Termine dei Dispositivi Elettronici
Articolo 1: Finalità
- La presente legge ha lo scopo di contrastare l’obsolescenza programmata, promuovere la durabilità dei dispositivi elettronici e garantire ai consumatori un adeguato periodo di supporto software per i prodotti acquistati, al fine di ridurre la produzione di rifiuti elettronici, tutelare i diritti dei consumatori e incentivare un’economia più circolare.
Articolo 2: Definizioni
- Ai fini della presente legge, si intendono per:
- Dispositivo elettronico: qualsiasi prodotto che dipenda dall’elettricità per funzionare e che contenga componenti elettronici, inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, smartphone, tablet, personal computer, smart TV, elettrodomestici intelligenti.
- Supporto software: fornitura di aggiornamenti di sicurezza, correzioni di bug e, ove tecnicamente possibile e ragionevole, nuove funzionalità per il sistema operativo e le applicazioni preinstallate o essenziali per il funzionamento del dispositivo.
- Obsolescenza programmata: qualsiasi strategia intenzionale da parte del produttore volta a limitare la durata di vita o l’usabilità di un dispositivo elettronico, inclusa l’interruzione prematura del supporto software per hardware ancora funzionante.
Articolo 3: Obblighi dei Produttori in Materia di Supporto Software
- I produttori devono informare chiaramente i consumatori, al momento dell’acquisto, sulla durata garantita del supporto software per il prodotto. Tale informazione deve essere indicata in modo visibile sulla confezione, nel manuale d’uso e sul sito web del produttore.
- I produttori di dispositivi elettronici sono tenuti a garantire un periodo minimo di supporto software per i propri prodotti, calcolato a partire dalla data di immissione sul mercato del dispositivo.
Tale periodo minimo è fissato in:
Dieci (15) anni per smartphone e tablet.
Tredici (13) anni per personal computer e smart TV.
Quindici (20) anni per gli elettrodomestici intelligenti. - Il periodo di supporto software deve includere la fornitura regolare di aggiornamenti di sicurezza volti a proteggere il dispositivo da vulnerabilità note.
- Oltre agli aggiornamenti di sicurezza, i produttori sono tenuti a fornire, per un periodo ragionevole all’interno dei termini di cui al comma 1, anche aggiornamenti che migliorino la funzionalità e la compatibilità del dispositivo, laddove ciò sia tecnicamente possibile e non eccessivamente oneroso.
Articolo 4: Obblighi degli Sviluppatori di Applicazioni
Oltre agli aggiornamenti di sicurezza e, per un periodo ragionevole all’interno dei termini di cui al comma 1, agli aggiornamenti che migliorino la funzionalità e la compatibilità del sistema operativo, i produttori sono tenuti a compiere sforzi ragionevoli per garantire che le applicazioni preinstallate o quelle essenziali per la funzionalità primaria del dispositivo rimangano compatibili con le versioni del sistema operativo supportate, per tutta la durata del periodo di supporto software.
- Gli sviluppatori di applicazioni per sistemi operativi mobili (iOS e Android) sono tenuti a mantenere un ragionevole livello di compatibilità delle proprie applicazioni con le versioni meno recenti dei sistemi operativi ancora ufficialmente supportate dai produttori dei dispositivi, per un periodo minimo di 5 anni dal rilascio di una nuova versione principale dell’applicazione.
- Gli sviluppatori sono tenuti a comunicare chiaramente all’utente, nella descrizione dell’applicazione e prima dell’installazione, i requisiti minimi di sistema operativo e la durata prevista della compatibilità con le versioni precedenti.
- Non è considerato una violazione del comma 1 l’interruzione del supporto per versioni obsolete del sistema operativo qualora ciò sia strettamente necessario per motivi di sicurezza, prestazioni o per l’utilizzo di nuove funzionalità fondamentali dell’applicazione che non possono essere retroportate tecnicamente. Tale decisione deve essere adeguatamente motivata e comunicata con congruo preavviso agli utenti.
Articolo 5: Obblighi degli Sviluppatori di Applicazioni
- Gli sviluppatori di applicazioni per sistemi operativi mobili (iOS e Android) sono tenuti a mantenere un ragionevole livello di compatibilità delle proprie applicazioni con le versioni meno recenti dei sistemi operativi ancora ufficialmente supportate dai produttori dei dispositivi, per un periodo minimo di 5 dal rilascio di una nuova versione principale dell’applicazione.
- Gli sviluppatori sono tenuti a comunicare chiaramente all’utente, nella descrizione dell’applicazione e prima dell’installazione, i requisiti minimi di sistema operativo e la durata prevista della compatibilità con le versioni precedenti.
- Non è considerato una violazione del comma 1 l’interruzione del supporto per versioni obsolete del sistema operativo qualora ciò sia strettamente necessario per motivi di sicurezza, prestazioni o per l’utilizzo di nuove funzionalità fondamentali dell’applicazione che non possono essere retroportate tecnicamente. Tale decisione deve essere adeguatamente motivata e comunicata con congruo preavviso agli utenti.
Articolo 6: Divieto di Obsolescenza Programmata del Software
- È vietata qualsiasi pratica da parte dei produttori volta a interrompere il supporto software per un dispositivo elettronico ancora funzionante prima della scadenza dei termini minimi stabiliti all’articolo 3, allo scopo di indurre i consumatori all’acquisto di nuovi prodotti.
- Non è considerata obsolescenza programmata l’interruzione del supporto software dovuta a cause oggettive e non imputabili al produttore, quali la cessazione del supporto da parte di fornitori di componenti software di terze parti, debitamente comprovata e comunicata con congruo preavviso ai consumatori. In tali casi, il produttore è comunque tenuto a fornire soluzioni alternative o informazioni chiare sulle limitazioni derivanti.
Articolo 7: Sanzioni
- La violazione degli obblighi di cui all’articolo 3 è soggetta a una sanzione amministrativa pecuniaria da diecimila (€ 10.000) a cinquecentomila (€ 500.000) euro per ogni modello di dispositivo per il quale non viene garantito il periodo minimo di supporto software. L’importo della sanzione è determinato in base alla gravità della violazione, al numero di consumatori coinvolti e al fatturato dell’azienda.
- La violazione del divieto di cui all’articolo 4 è soggetta a una sanzione amministrativa pecuniaria da cinquantamila (€ 50.000) a un milione (€ 1.000.000) di euro per ogni modello di dispositivo per il quale viene interrotto prematuramente il supporto software. In caso di recidiva, le sanzioni possono essere raddoppiate.
- L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) (o altro ente) è l’organo competente per l’irrogazione delle sanzioni di cui al presente articolo, secondo le procedure previste dalla legge.
- Una quota delle entrate derivanti dalle sanzioni di cui al presente articolo è destinata a finanziare iniziative per la promozione della riparabilità e del riuso dei dispositivi elettronici e per l’informazione dei consumatori sui loro diritti in materia di durabilità e supporto software.
Articolo 8: Diritto alla Riparazione e Trasparenza sui Ricambi
(Questo articolo potrebbe essere ampliato in una legge più completa sulla durabilità, includendo anche obblighi sulla disponibilità di ricambi e sulla riparabilità dei dispositivi. Per ora, ci concentriamo sul supporto software).
Articolo 9: Entrata in Vigore
- La presente legge entra in vigore sei mesi dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Motivazioni della Proposta di Legge:
- Tutela dei Consumatori: I consumatori hanno il diritto di utilizzare i prodotti acquistati per un periodo ragionevole, commisurato al loro costo e alle loro potenzialità funzionali. L’interruzione prematura del supporto software rende obsoleti dispositivi ancora perfettamente funzionanti, limitando tale diritto.
- Sostenibilità Ambientale: L’obsolescenza programmata contribuisce in modo significativo alla produzione di rifiuti elettronici, un problema ambientale crescente. Estendere il supporto software significa allungare la vita utile dei dispositivi e ridurre la necessità di acquistarne di nuovi, con benefici per l’ambiente.
- Incentivo all’Innovazione Responsabile: Questa legge non intende ostacolare l’innovazione, ma indirizzarla verso la creazione di prodotti più duraturi e con un ciclo di vita più lungo, incentivando un modello di business più sostenibile per le aziende.
- Equità e Trasparenza del Mercato: Obbligare al mantenimento del supporto software per un periodo congruo e sanzionare le interruzioni premature crea un mercato più equo e trasparente, in cui i consumatori possono fare scelte più consapevoli basate sulla reale durata del prodotto.
Conclusioni
Questa proposta di legge rappresenta un passo importante verso la lotta all’obsolescenza programmata e la promozione di un’economia più circolare nel settore dell’elettronica. Le sanzioni significative mirano a dissuadere le aziende da pratiche che danneggiano i consumatori e l’ambiente, incentivando la produzione di dispositivi più durevoli e con un supporto software garantito nel tempo. L’implementazione di tale normativa richiederebbe un grosso impegno congiunto da parte delle istituzioni, delle aziende e dei consumatori per un futuro più sostenibile.
Labattaglia contro l’obsolescenza programmata è certamente un’impresa ardua, data la sua intrinseca connessione con gli ingenti interessi economici che alimentano il mercato dell’elettronica e dei sistemi operativi. Tuttavia, la consapevolezza crescente tra i consumatori, unita alla potenziale spinta di normative come quella qui proposta, rappresentano un barlume di speranza. Solo attraverso una pressione congiunta, che coinvolga scelte di consumo più responsabili, azioni di sensibilizzazione e un intervento legislativo coraggioso, sarà forse possibile mitigare gli effetti perversi di questa pratica, promuovendo un modello economico più sostenibile e rispettoso sia dell’ambiente che dei diritti dei cittadini.