Il cartellone della Filarmonica- Inaugura Carmen secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio
Il rosso, il giallo e il blu
Roma, 24 settembre – Chiarezza, trasparenza, identificazione certa dei luoghi dello spettacolo diversamente caratterizzati persino nei colori del calendario (verde, rosso e celeste) perché siano ancor meglio definiti. Tanta buona musica da camera, tanto ballo con molti ritorni, alcune interessanti collaborazioni.
Otto Spettacoli negli spazi del Teatro Olimpico, marcato dal rosso, con l’apertura il 22 ottobre affidata ad una rielaborazione di Carmen di George Bizet secondo l’orchestra di Piazza Vittorio”, prodotta da Les Nuits de Fourvière di Lione nel 2013, una prima assoluta con diverse libertà sull’opera originale, secondo l’estro di Mario Tronco. Qui due giovani saliti su una costruzione precaria di tubi Innocenti, che reggono una sorta di solaio, un posto per appartarsi e fare l’amore, sono distratti dalla processione di zingari e migranti, capeggiati da Don José e Carmen, ai quali ben presto si sentono tanto legati da un arcano vincolo da sentirsi essi stessi indossare i due personaggi. Ancora il rosso che connota il Teatro Olimpico per la seconda performance dell’Orchestra di Piazza Vittorio, un oratorio interreligioso su libretto di José Tolentino Mendonça su musiche di Rossini, Britten, canti religiosi baifal e canti sufi che, in occasione del Giubileo Straordinario, vuole indagare il senso del sacro. Il resto degli appuntamenti all’Olimpico si concreta in spettacoli di balletto, da La Bella Addormentata (il Balletto di Mosca “La Classique”), ai Momix che rispolverano un vecchio successo:“Opus Cactus” per il ritorno per la trentaduesima volta alla Filarmonica. Per il Festival Internazionale della danza ecco ancora “George Sand, Uomo e Libertà” con l’Astra Roma Ballet, e l’Aterballetto di Bologna con coreografie di Kylián, Foniadakis e Kratz . A fine maggio l’ultimo appuntamento con “Le Quattro Stagioni”con il Balletto del Sud e le coreografie di Freddy Franzutti, per le musiche di Vivaldi e Cage. Inoltre, sempre all’Olimpico, l’AsliCo per il Progetto Opera Domani presenterà “Turandot, principessa falena”, su musica di Puccini. Altro appuntamento da segnalare quello con la percussionista Evelyn Glennie.
Oltre trenta appuntamenti in cartellone, quelli negli spazi della Sala Casella, accomunati sotto la voce “Il Cerchio della Musica”, saranno inaugurati da un cine-concerto, genere molto apprezzato dai giovani appassionati, con “Taki no Shiraito”, un film muto giapponese di Kenji Mizuguchi, sottolineato da musica per ensemble ed elettronica. E ancora si svolgeranno incontri-omaggi con musicisti contemporanei come quelli a Luca Lombardi e Ivan Fedele. Ci sarà anche un concerto/incontro fra Carlo Galante e Marco Betta. Sempre alla Sala Casella si potranno ascoltare “Cartoline Russe” e “La Versione di Tristano” che cuce insieme pagine di Bédier e Wagner. Con “Caro Mozart” si potranno apprezzare due partecipanti alle masterclass di canto di Angelo Gabrielli”. Mentre in “From Broadway with Love” le atmosfere saranno quelle dei capolavori americani degli anni ’20,’30 e ’40. La Sala Casella conclude la programmazione con “Violini”, una serata dedicata allo strumento.
Gli incontri segnati in blu al teatro Argentina, otto nel corso della stagione, iniziano con le musiche barocche delle “Stravaganze Armoniche”, cui seguirà “Mozart, la notte delle dissonanze” con il Quartetto Prometeo e Sandro Cappelletto per sondare i pentagrammi di Mozart e Beethoven.
Il concerto border liner. “Pasolini Roma/Spagna verso Calderón” con musiche da Bach alle canzonette e un recital a quattro mani di Mischa Maisky e della figlia Lily che viaggia tra Bach, Schubert, Schuman e Brahms. Ancora il palcoscenico dell’Argentina per un programma con “La voix Humaine” di Francis Poulenc e con lo “Stabat Mater” di Pergolesi proposto dal Concerto Italiano di Alessandrini.
Gli ultimi due appuntamenti all’Argentina sono con una serata dedicata a Schuman e il raro “San Giovanni Battista” di Alessandro Stradella con Alessandro Quarta e il Concerto Romano.