SANTA SANGRE AL PALLADIUM

Uno spettacolo eccezionale, molto molto bello, questo dei “Sei Gradi” al Teatro Palladium in occasione della interessante . . .

rassegna di RomaEuropaFestival! Una apocalittica miscela di luci e suoni, di figure umane e di ologrammi, e di altre mille invenzioni visive e sonore, che hanno affascinato tutto il pubblico presente, e che alla fine della performance ha applaudito a lungo.

In circa un’ora di “tensione” si parla dell’origine del mondo, sia nella “versione big-bang”, sia in quella (più moderna) della formazione da un “caos” incontrollabile; della formazione dei primi embrioni di vita (immagini bellissime!) per poi passare alla creazione dell’uomo e della donna; alla sintesi dell’acqua, quale elemento vitale per la sopravvivenza di esseri umani e animali, e per la formazione e lo sviluppo delle piante; e da qui si passa ad un altro elemento fondamentale per la vita dell’uomo, il fuoco, tanto fuoco, sempre più fuoco, ovvero energia, energia tratta dalle viscere della terra, combustibili fossili, gas di varia origine, il petrolio, tanto petrolio che illumina e brucia tutto lo scenario contemporaneo, e la temperatura (quella dell’aria in primis) sale, sale , sale, fino a raggiungere i fatidici “sei gradi” (in più rispetto alle medie globali stagionali), sei gradi di troppo che segnano la fine di tutto, l’apocalisse finale, l’aridità estesa a tutto il globo (che è la emblematica stupenda immagine finale che conclude questa indovinata rappresentazione!). Che dire di più? Un anno di lavoro (come mi è stato detto dai tecnici e dagli autori del Santa Sangre) ha consentito di realizzare quest’opera che non è solo spettacolare, ma ha anche una valenza educativa e didattica, morale e sociale, certamente più apprezzabile ed accettabile di tanti, troppi, troppi, discorsi privi di effettivo contenuto …. (franco vivona)