Estero

Abbattimento Jet: le contraddizioni dell’autonominatosi sceriffo mondiale Barack Obama

jet russo abbattutoVuole imporre alle altre Nazioni  il suo pensiero 

Roma, 25 novembre – Con l’abbattimento da parte della Turchia del Jet sovietico, a loro dire nello spazio aereo turco, è immediatamente sceso in campo, quale difensore d’ufficio della Turchia, Barack Obama asserendo che “La Turchia  ha il diritto di difendere il proprio territorio” come se il Presidente Recep Tayyip Erdogan, non sapesse parlare…

Fermo restando che l’aereo russo, se ha sconfinato, è solo transitato diretto in Siria e non certo per portare un attacco alla Turchia e pertanto è evidente la volontà assassina in quanto sarebbe stato sufficiente affiancarlo e – se è vero – portarlo fuori dallo spazio aereo turco, come si fa di solito e questo è ben compreso anche dagli idioti.  

Ma se la regola è, giustamente, di difendere il proprio territorio e la sovranità popolare, perchè lo sceriffo americano vuole imporre al Capo di Stato siriano  Assad, di andarsene? Con quale mandato vuole ordinare alla Russia cosa deve o non deve fare, lui che in tanti mesi ha solo consumato carburante, logorato gli aerei, aggiornato il munizionamento accantonato con lo spreco inutile di bombe,  mandato il personale in missione all’estero senza combinare nulla contro l’Isis?

Con quale potere si arroga questo diritto se non per mire personali e non certo democratiche? Non pare che, dopo aver destabilizzato  direttamente o indirettamente le Nazioni del Nord Africa, si interessi più di loro!

“La Turchia sostiene la pace, il dialogo e la diplomazia”: con l’abbattimento di ieri del jet russo “ha soltanto difeso la sua sicurezza e i diritti dei suoi fratelli” turcomanni, ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citato dall’agenzia di stampa statale Anadolu.

La risposta russa: “Abbiamo seri dubbi che l’abbattimento del jet russo sia stato un atto colposo, sembra molto una provocazione premeditata”: lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov in una conferenza stampa trasmessa in diretta tv. 

Certamente ora, a logica, gli aerei russi pattuglieranno i cieli dell’alleata Siria e guai per i turchi a  sconfinare dal loro spazio aereo.

Che fa, allora, arriva Obama con il 7° Cavalleria?

Beh, confesso. Con la strategia e comportamento di questo Signore, in questa vicenda, mi sento più vicino al pensiero russo… Non l’avrei mai immaginato….!

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